La Manovra è legge: via libera definitivo dalla Camera. Meloni: "E' un provvedimento serio"

Magi (+Europa) protesta in Aula con il cartello "vendesi". Schlein: "E' una legge sbagliata e di austerità".

(Prima Notizia 24)
Martedì 30 Dicembre 2025
Roma - 30 dic 2025 (Prima Notizia 24)

Magi (+Europa) protesta in Aula con il cartello "vendesi". Schlein: "E' una legge sbagliata e di austerità".

La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la Manovra 2026, da 22 miliardi di euro, con 216 sì, 126 no e 3 astensioni. Ora, il testo è legge, essendo già stato licenziato dal Senato. Il provvedimento doveva essere approvato entro domani, per evitare l'esercizio provvisorio.

Una gran parte delle risorse approvate sarà concentrata sul taglio dell'Irpef, per i redditi medi fino a 50 mila euro lordi, dal 35 al 33%. Per le imprese, invece, saranno resi disponibili 3,5 miliardi tra Transizione e Zona Economica Speciale, con un ampliamento della possibilità di fare ricorso all'ammortamento per gli investimenti in beni strumentali.

La soglia dell'esenzione prima casa ai fini Isee, invece, sale a 91.500 euro, con un aumento di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Per quanto riguarda, invece, gli affitti brevi, rimane la cedolare secca al 21% con una sola abitazione, mentre per la seconda passa al 26%.

In merito alle pensioni, l'aumento dell'aspettativa di vita diventa più graduale: un mese nel 2027, due mesi nel 2028. A partire dal 1 luglio del 2026, inoltre, scatta il silenzio-assenso sulla previdenza complementare per i nuovi assunti nel settore privato, con possibilità di rinuncia entro 60 giorni.

“Il Parlamento ha approvato la Legge di Bilancio 2026. È una manovra seria e responsabile, costruita in un contesto complesso, che concentra le limitate risorse a disposizione su alcune priorità fondamentali: famiglie, lavoro, imprese e sanità”, ha scritto, su X, la premier Giorgia Meloni. “Proseguiamo nel percorso di riduzione dell’IRPEF per il ceto medio, nel sostegno alla natalità e al lavoro, nel rafforzamento della sanità pubblica e nel supporto a chi investe, produce e crea occupazione. Abbiamo lavorato per rendere strutturali misure già avviate e per rafforzare quelle che incidono realmente sulla vita quotidiana degli italiani, mantenendo fede agli impegni assunti. Un altro passo avanti per dare certezze alla Nazione e continuare a costruire un’Italia più solida, competitiva e capace di guardare al futuro con fiducia”, ha concluso.

Durante il voto, non sono mancati attimi movimentati, con il Segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ha protestato in Aula esponendo un cartello con su scritto "vendesi": “Potete appendere questo cartello “Vendesi” fuori dal portone della Camera - ha detto nel corso della dichiarazione di voto -, e avreste potuto inserire in questa legge di bilancio anche i proventi della svendita del Parlamento. Il vostro amico Trump magari vi può aiutare per la valorizzazione immobiliare. Fino a pochi anni fa questo parlamento poteva esaminare discutere, emendare e votare: ma questo fa parte della stessa idea di democrazia che è quella che vi ha portato a 115 decreti in questa legislatura, alla 104esima questione di fiducia. Avete un’idea plebiscitaria del potere. Stiamo andando verso una china pericolosissima. Qui c’è un banco che noi teniamo con rispetto vuoto: è il banco dell’onorevole Matteotti che aveva cominciato a prendere di mira ossessivamente l’eccesso della decretazione d’urgenza, venendo dileggiato da tutti. Il nostro sistema di democrazia parlamentare sta marcendo”.

“Voteremo no a questa legge di bilancio non solo perché non contiene una strategia e delle misure per la crescita economica del Paese, per il recupero della competitività del sistema produttivo, per i salari, per l’innovazione, per i giovani che sono quelli che ci rimettono di più quando manca una strategia per un paese. Non solo perché alla quarta legge di bilancio del Governo Meloni sono esplose tutte le balle propagandistiche che avete raccontato agli italiani nella campagna elettorale: l’azzeramento delle accise, l’azzeramento della legge Fornero, 1000 euro nei conti correnti degli italiani meno abbienti. Voteremo contro anche per l’idea di democrazia profondamente illiberale e profondamente anti democratica che questo governo porta avanti anche nella discussione di questa legge di bilancio”,ha concluso.

No alla manovra anche da Pd e Avs: “Una manovra che non è in grado di affrontare le prime preoccupazioni degli italiani è una manovra che va in direzione sbagliata. È una manovra di austerità, lo state anche rivendicando. È una manovra che prevede la crescita a zero, mentre la Commissione europea certifica che siamo fanalino di coda penultimi in Europa per quanto riguarda le prospettive di crescita per il prossimo anno. Questo nonostante il PNRR, lo straordinario contributo che ha dato, nonostante il partito di Giorgia Meloni non l’abbia nemmeno voluto”, ha detto la leader dem Elly Schlein in Aula. “È una manovra che non fa nulla sul costo delle bollette, le più care d’Europa, mentre c’è un calo della produzione industriale da 34 mesi quasi consecutivi e intanto non c’è uno straccio di politica industriale. È una manovra che non dice nulla e non fa nulla per proteggere le imprese e i lavoratori e le famiglie dai dazi di Trump che avete subito in silenzio, minimizzandoli. Anche sui dazi nulla, anzi: avevate promesso un piano da 24 miliardi che è completamente sparito nel nulla”, ha evidenziato.

“AVS voterà contro la legge di bilancio per ragioni di metodo e di merito. In due mesi e mezzo è successo di tutto, soprattutto di notte, avete cambiato tutto per non cambiare nulla. Qualcuno dirà che succede sempre così, forse è vero ma è una schiuma molto sporca dove galleggia la vostra idea del potere. Ma quando la schiuma si ritira dall’onda resta il Paese reale che resiste alla propaganda: 5,7 milioni in povertà, 6 milioni che rinunciano a curarsi, 2,7 milioni di famiglie in povertà energetica. Condannate tutti a un futuro senza speranze”, ha dichiarato Nicola Fratoianni di Avs. “È fatta di austerità forse per tenervi qualche margine per la prossima legge di bilancio, è fatta di tagli su tutto: sanità, scuola, cultura. Poi il capolavoro – ha osservato -, siete inciampati sulle pensioni e avete fatto il patatrac, avete fatto il miracolo di peggiorare la Fornero”.


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