Cir: presentato il bilancio 2024, ricavi a a 1,82 mld

Proposta all’assemblea di non procedere alla distribuzione di dividendi e di rinnovare l’autorizzazione all’esecuzione di operazioni di buyback, per un massimo di 150.000.000 azioni (pari al 16,4% del capitale).

(Prima Notizia 24)
Venerdì 14 Marzo 2025
Roma - 14 mar 2025 (Prima Notizia 24)

Proposta all’assemblea di non procedere alla distribuzione di dividendi e di rinnovare l’autorizzazione all’esecuzione di operazioni di buyback, per un massimo di 150.000.000 azioni (pari al 16,4% del capitale).

Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR”, il “Gruppo” o la “Società”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2024 presentati dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Risultati consolidati

Nel 2024, CIR ha conseguito un netto miglioramento dei risultati di tutte le attività che compongono il gruppo e ha concluso operazioni straordinarie di realizzo di asset che hanno comportato una significativa creazione di valore.

In particolare, il gruppo ha registrato un risultato netto di € 132,2 milioni e un Free Cash Flow di € 387,2 milioni, prima della distribuzione di dividendi e dell’acquisto di azioni proprie.

Per quanto concerne le attività in continuità:

  • ricavi consolidati sono ammontati a € 1.821,1 milioni, in aumento dell’1,6% rispetto al 2023; KOS ha registrato una crescita del 6,2% e Sogefi una flessione dell’1,7%;
  • Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del 2024 è ammontato a € 272,1 milioni (14,9% dei ricavi), in aumento del 14% rispetto a € 238,6 milioni nel 2023 (13,3% dei ricavi). L’incremento dell’EBITDA è riconducibile principalmente al miglioramento della redditività sia di KOS che di Sogefi.
  • Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 100,0 milioni, rispetto a € 66,6 milioni nel 2023, seguendo l’evoluzione dell’EBITDA.
  • il risultato netto è stato pari ad € 56,7 milioni e ad € 39,0 milioni al netto della quota di terzi (a fronte di € 2,6 milioni nel 2023); tutte le attività del gruppo hanno registrato un miglioramento: le controllate Sogefi e KOS hanno contribuito per € 21,6 milioni, +€ 13,4 milioni rispetto al 2023, e la capogruppo (incluse CIR Investimenti e CIR International) per € 17,4 milioni, +€ 23,0 milioni rispetto al 2023, grazie a un rendimento del portafoglio eccezionalmente elevato;
  • il Free Cash Flow, prima dell’applicazione del principio IFRS 16, è stato pari a € 58,0 milioni, a fronte di € 17,2 milioni nel 2023.

Per quanto riguarda gli asset ceduti:

  • in data 25 giugno 2024, è stata perfezionata la cessione del complesso residenziale situato in via dell’Orso 8 a Milano, per un corrispettivo totale di € 38 milioni, di cui € 7 milioni già incassati nei precedenti esercizi a titolo di caparra, registrando una plusvalenza, al netto dei costi di transazione e delle imposte, pari ad € 18,8 milioni e un Free Cash Flow di € 30 milioni;
  • in data 31 maggio, la controllata Sogefi ha portato a termine la cessione della divisione Filtrazione, per un corrispettivo finale pari a € 327,5 milioni, nel quadro di una strategia volta a valorizzare l’attività dopo una crescita molto significativa dei risultati, a ridurre l’esposizione del gruppo ad attività difficilmente convertibili a tecnologie e-mobility, a diminuire l’indebitamento del gruppo ed assicurare la capacità di investimento necessaria per il completamento del turn around delle Sospensioni e lo sviluppo di prodotti Air & Cooling destinati alla e-mobility;  l’utile netto per Sogefi è stato di € 134,5 milioni  e il Free Cash Flow è stato pari a € 299,2 milioni (inclusi anche l’utile e il Free Cash Flow dell’attività fino alla data della cessione, gli oneri fiscali ed i costi sostenuti per il suo perfezionamento); l’utile di pertinenza di CIR è stato pari a € 80,9 milioni;
  • il Free Cash Flow delle attività in dismissione, ante IFRS 16, è stato pari a € 329,2 milioni.

Nel 2024 il Gruppo ha distribuito dividendi per € 67,1 milioni alle minoranze di KOS e Sogefi e ha proceduto all’acquisto di azioni proprie per € 99,7milioni, per un totale di €166,8 milioni.

Al 31 dicembre 2024 il gruppo ha una posizione finanziaria netta consolidata ante IFRS 16 positiva per € 202,6 milioni, rispetto ad un indebitamento netto di € 17,8 milioni al 31 dicembre 2023, con un incremento della posizione finanziaria netta di € 220,4 milioni.

La posizione finanziaria netta della Capogruppo (inclusa la controllata CIR Investimenti) è positiva per € 341,3 milioni, € 314,4 milioni a fine 2023, dopo esborsi per l’acquisto di azioni proprie pari a € 99,7 milioni.

L’indebitamento finanziario netto consolidato inclusi i debiti IFRS 16, al 31 dicembre 2024, ammonta a € 615,0 milioni, comprensivi di diritti d’uso per € 817,6 milioni, principalmente della controllata KOS (€ 772,6 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2024 è pari a € 791,2 milioni (€ 753,6 milioni al 31 dicembre 2023).

KOS

Nel 2024 KOS ha registrato un incremento dei ricavi del 6,2%, grazie all’aumento della saturazione nelle RSA sia in Italia sia in Germania.

In Italia le RSA hanno registrato un aumento dei ricavi del 10,3%, con una saturazione media pari al 91,5%, incluse le strutture in fase di avviamento, e al 94,0% per le strutture consolidate, tasso ormai prossimo a quello registrato prima della crisi pandemica.

In Germania i ricavi sono aumentati del 13,9%; la saturazione media resta inferiore a quella dell’Italia (90,5% totale, 91,4% escludendo le strutture in avviamento) ma il trend è positivo, con una crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2023. La crescita dei ricavi riflette anche gli aggiustamenti in corso sulle tariffe, volti a compensare l’inflazione dei costi registrata a partire dal 2021.

Il settore della Riabilitazione e Psichiatria, che già aveva recuperato il normale livello di attività nel 2023, è cresciuto del 3,4%, grazie all’incremento delle prestazioni a pazienti convenzionati in talune regioni.

L’EBIT è ammontato a € 67,4 milioni, pari all’8,4% dei ricavi, rispetto a € 53,0 milioni, 7,1% dei ricavi, nel 2023. La redditività ha superato il 10% in Italia, mentre la redditività complessiva è ancora penalizzata da una insufficiente redditività della Germania, che ha comunque registrato un netto miglioramento nel 2024, in linea con il piano di recupero formulato a valle della crisi da Covid-19.

Il risultato netto è stato positivo per € 20,5 milioni, rispetto a + € 11,7 milioni nel 2023.

Il free cash flow operativo, ante applicazione del principio IFRS16, è stato positivo per € € 21,6 milioni ed include esborsi non ricorrenti per € 7,6, milioni legati al termine della concessione dell’Ospedale di Suzzara.

L’indebitamento netto, esclusi i debiti derivanti dall’applicazione del principio IFRS16, è diminuito di € 2,3 milioni e a fine 2024 è pari a € 129,6 milioni, rispetto a € 131,9 milioni al 31 dicembre 2023.

L’indebitamento netto inclusi i debiti per diritti d’uso al 31 dicembre 2024 ammonta a € 902,2 milioni, rispetto a € 920,7 al 31 dicembre 2023.

Sogefi

Nel 2024, la produzione mondiale di automobili ha registrato una flessione dell’1,1% rispetto al 2023: in crescita Cina (+3,8%), India (+3,9%) e Mercosur (+2,7%) e in calo NAFTA (-1,4%) e soprattutto Europa (-6,1%). Con riguardo alla tipologia dei veicoli, l’incremento della produzione di veicoli puramente elettrici è stato pari al 7,3%, decisamente al di sotto delle attese.

Per quanto riguarda l’attività in continuità, escludendo la Filtrazione, nel 2024 la debolezza del mercato ha determinato una flessione dei ricavi dell’1,7% rispetto al 2023 e del 4,2% escludendo gli effetti di cambio e dell’inflazione in Argentina; ciononostante, è stato registrato un miglioramento dei risultati operativi:

Le attività cedute hanno fatto registrare un risultato netto pari a € 125,9 milioni e un free cash flow ante IFRS16di € 299,2 milioni.

Complessivamente, nel 2024, il Gruppo ha riportato un utile netto pari a € 141,3 milioni e un free cash flow ante IFRS16di € 327,9 milioni.

L’indebitamento netto ante IFRS16 al 31 dicembre 2024 è pari a € 9,5 milioni (€ 55,0 milioni includendo i debiti per diritti d’uso)a fronte di un indebitamento netto di € 200,7 milioni al 31 dicembre 2023 (€ 266,1 con IFRS16), dopo il pagamento di dividendi per complessivi € 133,3 milioni di cui € 75,1 milioni a CIR S.p.A.

Gestione finanziaria

Nel corso del 2024 i mercati finanziari hanno registrato performance positive in tutti i comparti, incluso il comparto obbligazionario.

La gestione degli attivi finanziari della capogruppo e controllate finanziarie ha fatto registrare proventi finanziari netti per € 30,3 milioni (+7,1% sul capitale medio investito), a fronte € 5,4 milioni nel 2023. In particolare, il rendimento degli attivi “prontamente liquidabili” (azioni, obbligazioni, hedge funds) è stato pari ad € 20,2 milioni (+5,6%), quello del portafoglio di Private Equity e partecipazioni è ammontato a € 10,1 milioni.

Andamento della Capogruppo

La capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso il 2024 con un utile di € 105,8 milioni, rispetto a una perdita di € 6,7 milioni nel 2023. Il risultato è dovuto principalmente ai dividendi ricevuti dalle controllate (€ 82 milioni) e alla plus-valenza per la cessione in giugno 2024 del complesso immobiliare sito in Milano, via dell’Orso 8 (€ 18,8 milioni).

Il patrimonio netto è passato da € 673,2 milioni al 31 dicembre 2023 a € 680,7 milioni al 31 dicembre 2024. L’incremento deriva principalmente dalla differenza tra il risultato netto del periodo e l’importo impiegato per l’acquisto di azioni proprie (€ 99,7 milioni).

Piani e performance ESG

Nel 2024 il gruppo CIR ha centrato la quasi totalità degli obiettivi previsti dai piani di sostenibilità della Società e delle controllate.

Sono stati registrati progressi sul fronte della sostenibilità del business e dell’innovazione, con KOS che ha proseguito il proprio programma volto ad assicurare il permanente miglioramento della qualità della cura e del servizio, con impatto sulla soddisfazione dei clienti, e con Sogefi che ha aumentato la propria quota di investimenti R&D e business acquisition relativi a prodotti di e-mobility.

Sul fronte della eco-compatibilità dei processi, CIR, Sogefi e KOS hanno aumentato il ricorso alle energie rinnovabili; entrambe le società operative hanno inoltre migliorato la propria performance, riducendo i rifiuti e/o aumentandone il riciclo, e riducendo ulteriormente la propria intensità energetica.

In materia di gestione delle risorse umane, sono aumentate le ore destinate alla formazione del personale, sono proseguite le azioni per garantire la parità di trattamento in tutti i paesi di operatività e per ridurre la frequenza degli incidenti sul lavoro, il tutto con impatto positivo sulla soddisfazione del personale, che viene attentamente monitorata.

Infine, sono stati applicati i criteri ESG nella gestione degli attivi finanziari della capogruppo CIR.

Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2024

Per quanto concerne sia la capogruppo, sia le sue controllate KOS e Sogefi, non si sono verificati fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2024 che possano avere impatto sulle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

Si precisa che, in data 6 gennaio 2025, CIR S.p.A. ha proceduto all’annullamento di n. 131.147.366 azioni proprie rivenienti dall’Offerta Pubblica di Acquisto Volontaria su azioni proprie conclusasi in data 20 dicembre 2024, evento già noto al mercato.

Prevedibile evoluzione della gestione

La visibilità sull’andamento delle attività del Gruppo nei prossimi mesi è ridotta, a causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica, all’evoluzione delle tensioni geo-politiche, all’introduzione dei dazi da parte della nuova amministrazione americana e alla conseguente volatilità dei mercati finanziari.

Per quanto concerne KOS, in assenza di fatti e circostanze che rendano il contesto più complesso dell’attuale, si prevede per il 2025 un ulteriore significativo incremento dei ricavi e del risultato operativo, grazie: in Italia al margine di miglioramento della saturazione tuttora esistente e al ramp up delle nuove strutture green field sviluppate nel corso degli ultimi anni, in Germania, oltre che all’incremento della saturazione, all’ulteriore aggiustamento delle tariffe per il recupero dei maggiori costi salariali.

Per quanto concerne il mercato automotive, in cui opera Sogefi, la visibilità sull’evoluzione del mercato risulta particolarmente ridotta a causa delle incertezze già citate, cui si aggiungono quelle legate alla transizione verso la e-mobility. In assenza di impatti dirompenti sul mercato legate a tali fattori, le previsioni sul mercato indicano una ulteriore leggera flessione, dovuta ad un andamento nuovamente negativo atteso per l’Europa e gli Stati Uniti. In tale contesto, si prevede per Sogefi una flessione mid-single digit del fatturato e un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell’esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti, eventi/circostanze nuove, nonché l’effetto dei già citati dazi, che impattino negativamente il mercato automotive.

Per quanto riguarda la gestione dell’attivo finanziario, l’attuale contesto di mercato risulta fortemente esposto a volatilità legata alle incertezze sullo scenario geo-politico e sulla guerra commerciale; a tale proposito si ricorda che la policy di investimento del gruppo è improntata ad una prudente gestione del rischio-rendimento.

Avvio di un programma di buyback

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’avvio, a far data dal 17 marzo 2025, di un programma di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 57,6 milioni di azioni CIR (circa il 6,3% del capitale sociale), per un esborso fino a un massimo di € 35 milioni, con la finalità di svolgere attività di sostegno della liquidità del mercato, ottimizzare la struttura del capitale e remunerare gli azionisti, il tutto nei limiti stabiliti dalla normativa vigente.

Il programma di buyback è avviato a valere sull’autorizzazione concessa dall’Assemblea ordinaria degli azionisti in data 29 aprile 2024 per la parte non ancora eseguita e, subordinatamente alla concessione della nuova autorizzazione all’acquisto di azioni proprie da parte dell’Assemblea degli azionisti la cui convocazione è prevista per il 28 aprile 2025, proseguirà sino al termine di validità dell’autorizzazione stessa, salvo eventuale interruzione o revoca. Il Consiglio di Amministrazione si riserva di modificare in aumento il numero massimo di azioni acquistabili e l’esborso massimo del buyback all’esito dell’Assemblea medesima. Di tali eventuali modifiche verrà data comunicazione al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente.   

Gli acquisti saranno eseguiti sull’Euronext Milan tramite un intermediario abilitato, che agirà in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni, e formeranno oggetto di informativa al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente.

Proposta di dividendo

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli azionisti di non distribuire dividendi, ritenendo che nelle attuali condizioni di mercato la prosecuzione nella politica di riacquisto di azioni proprie seguita negli ultimi anni costituisca una modalità di distribuzione verso gli azionisti più efficace.

Assemblea degli azionisti

Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente di procedere nei tempi stabiliti dalla disciplina applicabile alla convocazione dell’Assemblea degli azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, in unica convocazione, per il prossimo 28 aprile 2025, stabilendo di sottoporre, tra le altre, le seguenti proposte:

  • di approvare del bilancio di esercizio di CIR S.pA. – Compagnie Industriali Riunite, corredato della relazione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale e della relazione della società di revisione legale;
  • previa revoca dell’autorizzazione in essere (per la parte non utilizzata), di rinnovare l’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione, per un periodo di 18 mesi, per l’acquisto di massime n. 150.000.000 di azioni, pari al 16,4% del capitale sociale, fermo restando che, includendo nel conteggio le azioni proprie già possedute anche tramite controllate, il numero delle azioni acquistate (e non annullate) non potrà in alcun caso eccedere il 20% del capitale sociale di CIR;
  • di affidare al Consiglio di Amministrazione l’incarico di procedere all’annullamento delle azioni proprie CIR che saranno eventualmente in portafoglio della Società alla scadenza della Autorizzazione assembleare rilasciata per l’acquisto, senza riduzione del capitale sociale, fatta comunque eccezione per le azioni proprie che, unitamente alle azioni proprie già in portafoglio della Società, siano necessarie a copertura degli impegni di tempo in tempo derivanti dai piani di stock grant in essere;
  • previa revoca della delega in essere, di rinnovare (con modifiche) la delega al Consiglio di Amministrazione, per un periodo di cinque anni, ad aumentare il capitale sociale e ad emettere obbligazioni convertibili per massimi nominali € 300 milioni e per l’emissione di massime n. 600 milioni di azioni;
  • di approvare un Piano di stock grant per il 2025 destinato a dipendenti della Società e di società controllate, nei termini che saranno definiti dal Consiglio di Amministrazione e comunicati al mercato in tempo utile per gli adempimenti di legge;
  • di conferire l’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2026-2034.

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