Caso Regeni, pm: "Attorno a lui, gli imputati hanno stretto una ragnatela"
"Lo diciamo sin da ora: servirà un proficuo lavoro del ministero degli Esteri che dovrà suscitare la collaborazione delle autorità egiziane".
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Lunedì 18 Marzo 2024
Roma - 18 mar 2024 (Prima Notizia 24)
"Lo diciamo sin da ora: servirà un proficuo lavoro del ministero degli Esteri che dovrà suscitare la collaborazione delle autorità egiziane".
"Il quadro complessivo che è emerso è quello di una ragnatela che piano piano, tra il settembre del 2015 ed il 25 gennaio del 2016, si è stretta attorno a Regeni da parte degli imputati.

Ragnatela creata sia attraverso l'acquisizione del passaporto a sua insaputa, perquisizioni in casa in sua assenza, pedinamenti, fotografie e video, sia attraverso le persone 'amiche' che Regeni frequentava le quali riferivano, in tempo reale, agli imputati dei loro incontri con l'italiano".

Lo ha dichiarato il procuratore aggiunto di Roma, Sergio Colaiocco, mostrando la lista dei testimoni che dovranno essere sentiti nell'ambito del processo in merito alla morte di Giulio Regeni, in cui sono imputati quattro 007 egiziani.

"Lo diciamo sin da ora: servirà un proficuo lavoro del ministero degli Esteri che dovrà suscitare la collaborazione delle autorità egiziane. Solo la polizia egiziana, infatti, può notificare gli atti e dare il via libera per ascoltare a processo i 27 testimoni inseriti nella nostra lista e che vivono in Egitto.

Questa collaborazione sarà fondamentale per una compiuta ed esaustiva ricostruzione dei fatti", ha continuato.

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