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Focus sulla sicurezza energetica e la transizione verso il Net Zero.
Focus sulla sicurezza energetica e la transizione verso il Net Zero.
Il Consiglio di Amministrazione di Snam, presieduto da Monica de Virgiliis, ha approvato il Piano Strategico 2025-2029 della Società. Nel corso della giornata, l'Amministratore Delegato Stefano Venier presenterà alla comunità finanziaria la roadmap del Piano, che delinea gli investimenti, gli obiettivi finanziari e le iniziative di innovazione. “Siamo in un momento cruciale per il settore energetico, in cui le crescenti incertezze e la volatilità dei prezzi richiedono sistemi resilienti in grado di resistere agli shock geopolitici e allo stesso tempo consentire la transizione verso il Net Zero in modo sostenibile per tutti”, ha dichiarato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam. “Investiremo 12,4 miliardi di euro per un'infrastruttura paneuropea in grado di gestire molecole tradizionali e decarbonizzate come gas naturale, biometano, idrogeno e CO₂, garantendo sicurezza e sostenibilità e soddisfacendo al contempo l'evoluzione della domanda energetica. Realizzeremo la nostra ambition creando valore per tutti gli stakeholder, attraverso due leve strategiche: sostenibilità e innovazione”. Gli investimenti previsti dal Piano 2025-2029 sono i più consistenti della storia di Snam e proseguono sulla scia delle iniziative adottate in risposta alla crisi energetica del 2022. Negli ultimi anni, la Società ha triplicato la capacità di rigassificazione e aumentato la flessibilità del sistema di stoccaggio. L'acquisizione degli asset di Edison Stoccaggio, prevista entro il primo trimestre del 2025, e il completamento della Linea Adriatica entro il 2027 contribuiranno a costruire un sistema energetico resiliente, flessibile e sostenibile in Italia e in Europa, consolidando la leadership di Snam lungo l’intera catena del valore midstream. Nonostante le sfide poste dall'aumento dei tassi di interesse e del relativo costo del debito, Snam ha conseguito una solida performance finanziaria. Negli ultimi due anni, l’EBITDA è cresciuto del 23% e l'utile netto del 6%. Inoltre, le emissioni Scope 1 e 2 sono state ridotte di circa il 25% (2024E vs 2022), anche in presenza di un riassetto dei principali flussi di gas che si è rivelato più energy-intensive. Questi risultati evidenziano la capacità di adattamento e l’impegno di Snam all'eccellenza operativa e alla sostenibilità. Proprio la sostenibilità e l’innovazione continuano a essere le leve strategiche per supportare l'ambizione di Snam a diventare un operatore energetico multi-molecola leader a livello paneuropeo. Il Piano Strategico 2025-2029 prevede un aumento del 25% degli investimenti per la transizione energetica, riflettendo gli avanzamenti di iniziative chiave come il progetto Ravenna CCS e il SoutH2 Corridor. Ulteriore attenzione sarà rivolta alla riconversione degli impianti di biometano e alle soluzioni di efficienza energetica. Piano Strategico 2025-2029: key pillars Il Piano Strategico 2025-2029 di Snam prevede investimenti totali per 12,4 miliardi di euro (al netto di circa 1 miliardo di euro di finanziamenti pubblici), con un incremento dell'8% rispetto al piano precedente. Il piano si concentra su due ambiti principali: - investimenti in infrastrutture gas lungo l'intera catena del valore midstream; - investimenti nei business della transizione energetica. Una parte consistente degli investimenti, 10,9 miliardi di euro (rispetto ai 10,3 miliardi di euro del piano precedente), è dedicata allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture gas: - 8,0 miliardi di euro (rispetto ai 7,4 miliardi del piano precedente) sono destinati a progetti legati al trasporto, tra cui il completamento della Linea Adriatica, la sostituzione di circa 850 chilometri di condotte con standard hydrogen-ready, tre stazioni di compressione dual-fuel e progetti di collegamento degli impianti di biometano; - 2,0 miliardi di euro (rispetto agli 1,4 miliardi del piano precedente) per l'ampliamento e il potenziamento dei siti di stoccaggio, l'installazione di tre stazioni di compressione dual-fuel e gli investimenti relativi agli asset di Edison Stoccaggio, la cui acquisizione dovrebbe essere finalizzata nel primo trimestre del 2025, previa approvazione dell'Antitrust; - 0,9 miliardi di euro (rispetto agli 1,5 miliardi del piano precedente) sono destinati al commissioning della FSRU di Ravenna e alla costruzione di infrastrutture small-scale a Panigaglia e Pignataro. Gli investimenti nei business della transizione energetica ammontano a 1,5 miliardi di euro (rispetto agli 1,2 miliardi di euro del piano precedente), così ripartiti: - Carbon Capture and Storage: 500 milioni di euro (900 milioni di euro al lordo dei finanziamenti pubblici) La CCS si sta affermando come una delle tecnologie più efficaci per decarbonizzare i settori industriali ad alta intensità energetica e ad elevate emissioni di carbonio. Circa 500 milioni di euro saranno investiti nell’arco del Piano per sviluppare il trasporto di CO2 a livello nazionale e l'infrastruttura di stoccaggio a Ravenna, in partnership con Eni. Il progetto è fondamentale per la decarbonizzazione delle industrie italiane hard-to-abate, con l'obiettivo di sviluppare il più grande hub offshore multimodale open access di CO2 nell'area del Mediterraneo, con una capacità stimata a vita intera fino a 500 milioni di tonnellate. Le attività di iniezione sono iniziate lo scorso agosto con ottime performance. Nei prossimi anni, la Fase 2 espanderà la capacità su scala industriale entro il 2028-2032 per raggiungere fino a 4 tonnellate di CO₂ all'anno, allineandosi al Piano Nazionale Energia e Clima italiano (PNIEC). L'investimento netto sarà suddiviso in circa 200 milioni di euro per l'iniezione e lo stoccaggio di CO2 e 300 milioni di euro per la rete nazionale dedicata. La decisione finale di investimento sarà presa entro la fine del 2026, a condizione che i rendimenti siano adeguati e che i quadri normativi e legislativi siano favorevoli. Il progetto mira a generare ricavi negli ultimi anni di Piano. - Hydrogen Backbone: 380 milioni di euro (400 milioni di euro al lordo dei finanziamenti pubblici) Sono previsti investimenti pari a 380 milioni di euro nel segmento italiano del SoutH2 Corridor, una pipeline dedicata al trasporto di idrogeno. L’iniziativa è stata inserita nei Progetti di Interesse Comune (PCI) dell'Unione Europea e nella Global Gateways List. Il segmento italiano del SoutH2 Corridor si estenderà per 2.300 chilometri e l'inizio delle operazioni è previsto dopo il 2030. Il progetto, che ha ottenuto il supporto di istituzioni e aziende lungo l'intera catena del valore, coinvolge altri tre TSO europei: le austriache TAG e GCA e la tedesca bayernets, facendo leva sulla collaborazione con SeaCorridor per l'interconnessione con il Nord Africa. Essendo uno dei corridoi chiave per l'idrogeno verso la Germania e attualmente il più avanzato nello sviluppo dell'idrogeno in Europa, il progetto è considerato il più efficiente in termini di costi grazie all'ampio riutilizzo delle dorsali esistenti (tra il 60% e il 70%). - Biometano: 270 milioni di euro (350 milioni di euro al lordo dei finanziamenti pubblici) Nel business del biometano, Snam sta progredendo nel suo duplice ruolo: promuovere e ottimizzare l'integrazione in rete degli impianti di biometano, come richiesto dall'autorità di regolazione, e creare una solida piattaforma di produzione con circa 40 MW di impianti di biometano e biogas operativi alla fine del 2024 attraverso la controllata Bioenerys. L'investimento sarà dedicato alla riconversione degli impianti e all'espansione della capacità a 78 MW entro il 2027, sfruttando il quadro di incentivi esistente. La piattaforma si concentra sullo sviluppo delle materie prime agricole e sull'ottimizzazione delle materie prime di scarto, con una presenza di primo piano nel Nord Italia e impianti selezionati in altre regioni. Il piano prevede il deconsolidamento di tale attività entro la fine del 2027, in accordo con le disposizioni dell’ARERA. - Efficienza energetica: 250 milioni di euro Nel settore dell'efficienza energetica, Snam opera attraverso la sua controllata B Corp Renovit, di cui detiene il 60%, tra i primi cinque operatori del mercato. Negli ultimi anni, Renovit ha generato circa 2 miliardi di euro in progetti di riqualificazione profonda facendo leva sugli incentivi fiscali; 0,8 miliardi di euro di crediti fiscali connessi al cosiddetto Superecobonus saranno utilizzati entro il 2027. In prospettiva, il Piano prevede investimenti per circa 250 milioni di euro per muovere il portafoglio di attività verso clienti industriali e pubblica amministrazione, facendo leva sulla presenza capillare di Snam sul territorio nazionale. L'obiettivo è aumentare il backlog complessivo da 1,4 a 2,7 miliardi di euro attraverso contratti di prestazione energetica a lungo termine (durata media di 11 anni). Un sistema interconnesso, multi-molecola e paneuropeo Snam sta guidando l'evoluzione verso un sistema energetico multi-molecola, facendo leva anche sulle sue società partecipate presenti lungo i principali corridoi energetici europei. Riconosciuta come la più importante via di importazione dell'Italia, SeaCorridor svolge un ruolo cruciale per la sicurezza energetica dell'Europa grazie alle infrastrutture di Snam e alla capacità di esportazione verso Nord. È il punto di partenza del prossimo SoutH2 Corridor, che collegherà il Nord Africa alla Germania meridionale attraverso le reti gestite da TAG, GCA, società partecipate da Snam, e bayernets. Lungo la direttrice Est TAP e Desfa forniscono gas all'Italia, ai Balcani e all'Europa centrale e orientale, rafforzandone la sicurezza energetica dopo la riduzione delle importazioni di gas russo. Lanciato all'inizio del 2024, con il sostegno di diversi operatori tra cui Desfa, il South-East European Hydrogen Corridor mira a stabilire una rotta di approvvigionamento di idrogeno dall'Europa sudorientale alla Germania. Tale rotta potrebbe essere ulteriormente collegata al SoutH2 Corridor, attraverso il mare Adriatico. Teréga svolge un ruolo chiave nel progetto H2med, che collegherà le reti di idrogeno della penisola iberica all'Europa nordoccidentale. Snam detiene inoltre una posizione di leadership nello stoccaggio multi-molecola, grazie anche alle competenze delle sue società partecipate: Teréga e Desfa sono attualmente impegnate in progetti CCS; dCarbonX sta sviluppando un portafoglio di asset di stoccaggio offshore nel sottosuolo (gas naturale e idrogeno) in Irlanda e nel Regno Unito; Storegga si sta concentrando principalmente sulla CCS nel Regno Unito (Scozia) e negli Stati Uniti. La leadership in questi progetti e corridoi consente di rafforzare la visibilità e di capitalizzare l’expertise tecnico, finanziario e istituzionale, a sostegno della crescita delle società partecipate, offrendo al contempo una prospettiva più ampia su un mercato energetico paneuropeo dinamico e interconnesso. Snam beneficerà inoltre di una maggiore visibilità e del contributo delle società partecipate, che si prevede crescerà di circa il 40% nell'orizzonte di Piano, passando dai 300 milioni di euro previsti nel 2024 a circa 420 milioni nel 2029. I fattori chiave saranno il ritorno alla redditività di TAG in seguito alla rimozione dal 2025 dei rischi connessi ai volumi, l'espansione di TAP a 1,2 miliardi di metri cubi all'anno entro il 2026 e la crescita delle società partecipate italiane. Snam ha in gran parte mantenuto la suddivisione in 3 cluster strategici delle sue società partecipate: i value-enhancers includono gli asset industriali posizionati lungo i corridoi energetici-chiave, i business-enablers comprendono le società partecipate senza collegamenti fisici diretti con gli asset di Snam, e gli opportunistic assets includono gli investimenti con un potenziale tale da generare un valore significativo. Due leve strategiche a sostegno del piano: innovazione e sostenibilità Innovazione L’approccio strategico dual-track all’innovazione di Snam punta sia sull’innovazione comprovata (proven innovation) sia su quella esplorativa per migliorare l'eccellenza operativa e promuovere soluzioni energetiche decarbonizzate. Nel periodo 2025-2029, Snam investirà 338 milioni di euro in iniziative di proven innovation e altri 62 milioni di euro in attività di innovazione esplorativa. Questo ammontare sarà indirizzato verso la digitalizzazione avanzata, l'applicazione dell'intelligenza artificiale e di tecnologie all'avanguardia per sostenere lo sviluppo di molecole decarbonizzate. Dal 2018, il programma SnamTEC è stato decisivo per migliorare le prestazioni degli asset, la resilienza e la sicurezza operativa, integrando nuove tecnologie e strumenti nelle principali attività del Gruppo. Saranno impiegate sia tecnologie esistenti sia emergenti per accogliere nelle infrastrutture Snam molecole diverse. Implementando e sperimentando tecnologie a zero o basse emissioni di carbonio nei settori dell'industria, dell'energia e dei trasporti, Snam contribuisce attivamente alla decarbonizzazione del sistema. Nella prima metà del 2025 Snam presenterà il suo primo Innovation Plan, che illustrerà nel dettaglio la strategia di innovazione, l'ecosistema, i progetti chiave, le collaborazioni e una roadmap tecnologica decennale in tema di innovazione. Sostenibilità La strategia di sostenibilità adotta un approccio all-round pienamente allineato agli obiettivi aziendali e alle attività operative. Negli ultimi anni sono stati raggiunti alcuni traguardi importanti: - riduzione del 62% delle emissioni di metano rispetto ai livelli del 2015, superando gli obiettivi del Protocollo UNEP e ottenendo il Gold Standard dalla Oil and Gas Methane Partnership per 4 anni consecutivi; - le emissioni Scope 1 e 2 saranno ridotte del 25% entro l'esercizio 2024E rispetto al 2022 (baseline), raggiungendo l'obiettivo del 2027 con 3 anni di anticipo; - impatto neutro sulla biodiversità entro il 2024; - 84% dei finanziamenti sostenibili entro la fine del 2024, con oltre il 50% legato a KPI di riduzione delle emissioni di CO2; - presentazione del primo Transition Plan nell'ottobre 2024. In prospettiva, le priorità di Snam si concentrano sull'esecuzione e sul raggiungimento dei suoi ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni e di biodiversità, come recentemente delineato nel Transition Plan. Gli obiettivi principali sono: - una riduzione del 40% delle emissioni Scope 1 e 2 entro il 2030; - una riduzione del 30% delle emissioni Scope 3 entro il 2030; - il raggiungimento del Net Zero per tutte le emissioni entro il 2050; - il raggiungimento di un impatto netto positivo sulla biodiversità entro il 2027. Inoltre, Snam è determinata a raggiungere gli obiettivi della Sustainability Scorecard, a mantenere una posizione di leadership nei principali rating ESG e ad ottenere le certificazioni della Science Based Targets initiative (SBTi) e della Science Based Targets Network (SBTN), quando disponibili. Obiettivi del piano al 2029 Snam prevede una solida performance nel periodo 2024E-2029, preservando al contempo la solidità e la flessibilità finanziarie. Nell'orizzonte del Piano, si prevede che i seguenti indicatori registrino i tassi di crescita medi annui (CAGR) indicati di seguito: - RAB: 6,4% (rispetto al >6% del precedente piano) grazie a nuovi investimenti, all’effetto dell’inflazione e all'integrazione di asset come Edison Stoccaggio, la FSRU di Ravenna e gli asset CCS; - EBITDA adjusted: 5,0% (rispetto al 7,4% del precedente piano) grazie soprattutto alla crescita della RAB, a una maggiore efficienza nei costi, alla riduzione del WACC, al deconsolidamento del business del biometano e ai primi contributi della rete CCS. Tali fattori contribuiranno alla crescita prevista dell’EBITDA di Gruppo a circa 3,51 miliardi di euro al 2029, al netto del business del biometano, con 80 milioni di euro provenienti dalle attività di transizione energetica; - Utile netto adjusted: 4,5% (rispetto al 4% del precedente piano) grazie all'aumento dell’EBITDA e dei contributi della società partecipate, parzialmente compensato dall'aumento delle spese di ammortamento e finanziarie; - Indebitamento netto: in aumento a circa 21,2 miliardi di euro connesso al piano di investimenti da 12,4 miliardi di euro e al pagamento dei dividendi. Guidance La guidance 2024 è confermata. Per quanto riguarda il 2025: - la RAB tariffaria dovrebbe raggiungere i 25,8 miliardi di euro (in crescita dell’8% rispetto al 2024) grazie ai nuovi investimenti, all’effetto dell'inflazione, all'integrazione di Edison Stoccaggio e alla FSRU di Ravenna; - l’EBITDA adjusted dovrebbe raggiungere i 2,85 miliardi di euro (+4% rispetto alla guidance 2024) grazie alla crescita della RAB e ai contributi di Edison Stoccaggio e della FSRU di Ravenna, nonostante un WACC più basso; - l'Utile netto adjusted dovrebbe raggiungere 1,35 miliardi di euro (+10% rispetto alla guidance 2024) grazie all'aumento dell’EBITDA e dei contributi delle società partecipate, parzialmente compensato dall'aumento delle spese di ammortamento. Miglioramento della dividend policy: - confermato un dividendo 2024 di 0,2905 euro, in aumento del 3% rispetto al 2023; - dividendo in aumento annuale del 4% (contro il 3% minimo del piano precedente) dal 2025 al 2029, con una payout ratio massima dell'80%. Il dividendo totale del 2024 sarà distribuito nel 2025, con il 40% (0,1162 euro per azione) già pagato come acconto il 22 gennaio 2025 (record date: 21 gennaio 2025; data di stacco: 20 gennaio 2025). Il restante 60% (0,1743 euro per azione) sarà distribuito il 25 giugno 2025 (record date: 24 giugno 2025; data di stacco: 23 giugno 2025), previa approvazione dell'Assemblea degli Azionisti chiamata ad approvare il bilancio 2024. Struttura finanziaria e costo del debito Snam si impegna a mantenere una solida struttura finanziaria per tutto il periodo del Piano. In risposta a un contesto globale volatile caratterizzato da tassi di interesse elevati, la strategia finanziaria della Società si concentrerà sulla diversificazione delle fonti e degli strumenti di finanziamento, sull'ottimizzazione del capitale circolante e sulla gestione dei flussi di tesoreria. Nell'orizzonte del piano, il costo medio del debito dovrebbe raggiungere il 2,8%, 20 punti base in più rispetto al piano precedente, riflettendo le condizioni di finanziamento attuali e previste. Nonostante il previsto aumento dell'indebitamento a circa 21,2 miliardi di euro nel 2029, dovuto all'incremento degli investimenti, Snam manterrà un'ampia flessibilità finanziaria entro le soglie di credito stabilite dalle agenzie di rating Moody's, Standard and Poor's e Fitch, garantendo l’attuale merito di credito. Si prevede che la percentuale di finanziamenti sostenibili rispetto ai finanziamenti complessivi aumenterà in modo significativo, raggiungendo il 90% entro il 2029, in aumento rispetto al precedente obiettivo dell'85% entro il 2027, posizionando Snam tra le società leader nella finanza sostenibile. Visione al 2034 Snam immagina un futuro in cui i suoi asset e investimenti anticipano e si adattano all'evoluzione del mix energetico, passando dal gas naturale a molecole alternative come l'idrogeno e la CO2. Ciò aumenterà i volumi complessivi trasportati attraverso la rete Snam, rafforzando il ruolo della Società nella transizione energetica. Gli asset resilienti di Snam, supportati da investimenti e da un modello climate-adaptive, garantiscono flessibilità e sicurezza energetica a prezzi accessibili, oltre a costituire un'opzione economicamente vantaggiosa per il trasporto di molecole decarbonizzate. Tra il 2030 e il 2034, Snam prevede opportunità di investimento fino a 14,7 miliardi di euro, che si aggiungono ai 12,4 miliardi previsti nell’arco di Piano. Ciò porta gli investimenti totali previsti nell'orizzonte 2025-2034 a circa 27 miliardi di euro. Tali investimenti si concentreranno su: - completamento dei progetti per migliorare la sicurezza e la flessibilità del sistema energetico; - mantenimento dell'affidabilità e della resilienza degli asset, riducendo al contempo la loro impronta carbonica; - ampliamento del progetto CCS e costruzione della dorsale dell'idrogeno, a condizione che vi siano ritorni adeguati e quadri normativi favorevoli. Grazie alla visibilità delle sue attività regolamentate, a una struttura finanziaria solida e flessibile e all'innovazione e alla sostenibilità come fattori chiave del piano strategico, Snam è in posizione ideale nel percorso di transizione verso un mix energetico multi-molecola, creando valore a lungo termine per tutti i suoi stakeholder. Il Piano Strategico 2025-2029 sarà presentato alla comunità finanziaria oggi alle ore 10.00. L'evento può essere seguito anche tramite il webcast disponibile all'indirizzo www.snam.it. |