Raid israeliani in Libano: 4 morti e 9 feriti
Ben Gvir: "Questa è guerra. È ora di lasciarsi alle spalle la 'concezione' anche nel Nord".
(Prima Notizia 24)
Mercoledì 14 Febbraio 2024
Roma - 14 feb 2024 (Prima Notizia 24)
Ben Gvir: "Questa è guerra. È ora di lasciarsi alle spalle la 'concezione' anche nel Nord".
Quattro persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite nei raid lanciati da Israele contro il Libano. Il bilancio è provvisorio.

L'esercito israeliano ha reso noto che sono stati lanciati "estesi raid" contro il Libano, il che fa aumentare le paure circa l'aumento dell'escalation del conflitto tra Tel Aviv e Beirut, che da mesi si stanno scontrando, dopo l'attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso.

Il bilancio dei raid è stato confermato a France Presse da una fonte della sicurezza libanese, che ha chiesto di non essere citata: "Una donna è stata uccisa insieme a suo figlio e al figliastro nell'attacco a Sawwaneh" e un civile è rimasto ucciso nel corso di un attacco contro un edificio ad Adshit, e altre nove persone hanno riportato ferite durante una serie di attacchi nel Sud.

Attualmente, l'esercito di Tel Aviv non ha rilasciato altri dettagli sugli attacchi, verificatisi dopo che un razzo partito dal Libano ha colpito la città di Safed, nel Nord di Israele, uccidendo una donna e ferendo altre 8 persone.

Stando a quanto fa sapere il Centro Medico Ziv di Safed, uno dei feriti è grave, un altro è in condizioni moderate e gli altri hanno riportato lievi ferite.

Secondo il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, l'attacco contro Safed rappresenta una dichiarazione di guerra, per cui c'è bisogno di un cambiamento radicale, per Israele, nelle modalità di gestione degli equilibri di potere lungo la Linea Blu di confine con il Libano. "Questa è guerra. È ora di lasciarsi alle spalle la 'concezione' anche nel Nord", ha scritto il ministro di estrema destra, in un messaggio su X.

Sia Ben Gvir sia gli altri sostenitori dell'intervento armato hanno accusato la concezione secondo cui Hamas sia una forza stabilizzatrice nella Striscia di Gaza, ritenendo il disinteresse per la guerra come un grave errore, che ha portato all'attacco del 7 ottobre scorso.

Secondo quanto fa sapere il Times of Israel, i critici riferiscono che, mentre l'attacco ha modificato il pensiero degli israeliani su Hamas, dall'altra parte, Gerusalemme continua a ritenere Hezbollah un nemico ragionevole, che non si farà coinvolgere nel conflitto, almeno fin quando non sarà troppo provocato.

Il ministro della sicurezza Itamar Ben Gvir ha chiesto un incontro al premier, Benjamin Netanyahu, per parlare di quanto sta accadendo nel Nord di Israele. Lo rende noto l'emittente televisiva Channel 12. Sebbene non ci siano state rivendicazioni per gli attacchi di stamani, molti indicano Hezbollah come il responsabile, essendo considerato come l'unico gruppo libanese capace di attaccare Safed.

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