Piemonte, sanità: incontro sugli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici per 118

Spiegato il percorso che ha portato alla delibera, poi sospesa a fine agosto proprio per permettere un approfondimento condiviso.

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Giovedì 26 Settembre 2024
Torino - 26 set 2024 (Prima Notizia 24)

Spiegato il percorso che ha portato alla delibera, poi sospesa a fine agosto proprio per permettere un approfondimento condiviso.

“Due advisor nelle prossime quattro-sei settimane faranno la sintesi di quanto emerso oggi, tenendo conto delle considerazioni e delle esigenze di tutti, in modo da poterci ritrovare tra due mesi per discuterne insieme e uscire con una soluzione condivisa per il bene dei pazienti e della sanità piemontese”: l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha concluso così il confronto con gli ordini professionali, i sindacati, le associazioni di rappresentanza e i portatori in interesse della sanità piemontese in merito agli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici (Acai) per il Sistema di emergenza sanitaria preospedaliera 118.

Un tavolo che ha permesso di spiegare nel dettaglio il percorso che ha portato alla delibera, poi sospesa a fine agosto proprio per permettere un approfondimento condiviso. A questo proposito il direttore di Azienda Zero Adriano Leli ha chiarito che «il percorso intrapreso per arrivare alla delibera è stato lungo, attento e condiviso, nel pieno rispetto delle leggi e della normativa. Oggi siamo qui per approfondire e per trovare una soluzione e come Azienda Zero daremo il nostro pieno supporto».

Tra le soluzioni proposte durante l’incontro anche un utilizzo maggiore e più capillare delle automediche, cioè un mezzo di soccorso non adibito al trasporto di pazienti ma il cui equipaggio comprende la presenza di un medico: «Colgo questa occasione - ha annunciato l'assessore - per informare che a breve avremo dieci nuove automediche da destinare al sistema di emergenza regionale, e se serviranno le aumenteemo. Una notizia importante che va proprio nella direzione di un potenziamento della rete sul territorio».

“Al termine del percorso - ha concluso Riboldi - ci sarà una delibera, perché sono convinto che la politica debba alla fine prendersi le proprie responsabilità. Probabilmente non accontenteremo tutte le parti, ma ciò che assicuro è che sarà la scelta migliore nel rispetto e nel riconoscimento dei ruoli, per il bene dei piemontesi”.


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