Napoli: manifestazione alla sede Rai "contro censura", spintoni e manganellate
Feriti manifestanti e uomini delle Forze dell'Ordine. De Magistris: "Manganellato chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell'occupazione israeliana e il cessate il fuoco".
(Prima Notizia 24)
Martedì 13 Febbraio 2024
Napoli - 13 feb 2024 (Prima Notizia 24)
Feriti manifestanti e uomini delle Forze dell'Ordine. De Magistris: "Manganellato chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell'occupazione israeliana e il cessate il fuoco".
Momenti di forte tensione, oggi, alla sede Rai di Viale Marconi, a Napoli, dove è stata organizzata una manifestazione, secondo quanto dicono i promotori, "contro l'atteggiamento di censura della Rai sul genocidio in corso a Gaza e sugli episodi legati alle dichiarazioni di Ghali al festival di Sanremo ed al comunicato di scuse a Israele fatto leggere a Mara Venier durante Domenica In".

La manifestazione è stata organizzata da Potere al Popolo, Rete per la Palestina Libera e disoccupati, in collaborazione con l'ex Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in seguito alle polemiche sull'esibizione di Ghali al Festival di Sanremo, che aveva detto "stop al genocidio".

Alcuni manifestanti hanno tentato di affiggere uno striscione, ma sono stati bloccati dagli uomini delle Forze dell'Ordine. A ciò hanno fatto seguito manganellate e spintoni.

Molti manifestanti hanno indossato maglie con su scritto "IsRAIele", mentre altri hanno indossato la maschera dell'alieno che ha accompagnato il rapper all'Ariston, e la Rai è diventato l'acronimo di 'Rai televisione IsRAIeliana'. Di fronte all'ingresso, piantonato dalle Forze dell'Ordine, c'erano 200 persone.

Su alcuni manifesti è stata raffigurata la scritta "Rai" con il sangue che scorre, e altri hanno invocato lo "stop al genocidio". Negli incidenti sono rimasti feriti manifestanti, uomini delle Forze dell'Ordine e anche un fotoreporter. Il presidio è stato lasciato dopo che i manifestanti hanno potuto rilasciare una videodichiarazione in cui hanno spiegato le ragioni della loro protesta.

"Stamattina ero davanti alla Rai di Napoli per protestare contro l'uso politico della televisione pubblica da parte dell'amministratore delegato Roberto Sergio che schiera la radiotelevisione pubblica italiana a favore dello Stato d'Israele prendendo le distanze dal cantante Ghali che aveva osato parlare di genocidio", ha scritto, sui suoi profili social, l'ex Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

"Il bilancio per chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell'occupazione israeliana, il cessate il fuoco, lo stop al genocidio e ai crimini di guerra dei sionisti israeliani, è di molte manganellate, con teste aperte e molto sangue. Tutti si devono schierare: o con gli oppressi o con gli oppressori. Io starò sempre dalla stessa parte della storia: per la Palestina libera fino alla vittoria", ha concluso De Magistris.

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