Israele ha presentato all'Egitto piano di evacuazione civili verso Rafah
Tajani: "Evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese". Katz: "Gli appelli per limitare la difesa di Israele rafforzano solo Hamas".
(Prima Notizia 24)
Martedì 13 Febbraio 2024
Roma - 13 feb 2024 (Prima Notizia 24)
Tajani: "Evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese". Katz: "Gli appelli per limitare la difesa di Israele rafforzano solo Hamas".
Israele ha approntato e consegnato all'Egitto un piano che prevede di far evacuare i civili lungo la costa di Gaza.

E' quanto fa sapere il Wall Street Journal, secondo cui il piano, dato l'annuncio dell'operazione israeliana al Sud della Striscia, prevede 15 luoghi con 25 mila tende ognuno, dal versante Sud di Gaza City fino a Moassi, a Nord di Rafah.

In quest'ultima città si trovano più di un milione di sfollati, che rischiano di rimanere coinvolti nel conflitto.

Stando ad alcune fonti egiziane, riprese dal Wsj, Israele prevede che i costi per istituire i campi, dove ci saranno anche strutture mediche, saranno pagati da Stati Uniti e Paesi arabi. Per quel che riguarda le trattative, il Times of Israel fa sapere che Tel Aviv e Hamas hanno fatto "progressi" per il raggiungimento di un accordo che prevede il cessate il fuoco per 6 settimane e la liberazione degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas a Gaza.

Il Times of Israel riprende due fonti vicine ai colloqui, che si stanno svolgendo al Cairo. Stando a quanto fa sapere un esponente egiziano, i mediatori sono riusciti a raggiungere un progresso "relativamente significativo" e che le parti si stanno concentrando sulla stesura di "una bozza finale" per arrivare al cessate il fuoco e la garanzia di altri negoziati per una tregua permanente. Una fonte occidentale è rimasta cauta, ma ha evidenziato che il vertice odierno è stato importante.

Nel frattempo, non si ferma l'operazione delle Idf a Khan Younis, considerata come la roccaforte di Hamas, nel Sud della Striscia. Secondo quanto fa sapere il portavoce delle Idf, "sono stati uccisi oltre 30 terroristi" ed è stato "rafforzato il controllo dell'area con raid sulle infrastrutture terroriste, i cecchini e pattuglie" dei fondamentalisti.

"Nella parte occidentale di Khan Younis due terroristi hanno tentato di muoversi sotto la copertura della popolazione civile" e sono stati "eliminati", continua. "Questo è un altro esempio - aggiunge - dell'uso sistematico di Hamas della popolazione civile usata come scudo umano".

Le Idf hanno anche "distrutto due depositi di armi locati nelle residenze dei terroristi". Le operazioni delle Idf sono continuate anche al centro della Striscia.

Pechino ha fatto richiesta che Israele fermi le operazioni militari "il più presto possibile". A dichiararlo, in un comunicato, è un portavoce del Ministero degli Esteri cinese. "La Cina si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale", fa sapere il portavoce nella nota.

La Cina invita Israele a "fermare le sue operazioni militari il prima possibile e fare ogni sforzo per evitare vittime civili innocenti, per prevenire un disastro umanitario più grave nella zona di Rafah".

Un'operazione militare di Israele a Rafah è vista dalla Russia "in modo estremamente negativo". Così il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov, citato dall'agenzia Tass.

"A questo punto la reazione di Israele è sproporzionata, ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas", ha fatto notare il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha chiesto a Tel Aviv di "evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese".

Allo stesso tempo, Tajani non condivide le dichiarazioni della relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla Palestina, Francesca Albanese, verso cui Israele ha fatto spiccare un divieto d'entrata: "L'attacco di Hamas è stato un attacco militare che puntava alla caccia all'ebreo e che ha avuto risvolti disumani con violenze e profanazioni di cadaveri, cose mai viste. Non è esatto quello che dice la signora Albanese e comprendo la reazione d'Israele. Davanti ad un conflitto bisogna essere prudenti".

"Gli appelli per limitare la difesa di Israele rafforzano solo Hamas", ha detto il Ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, replicando all'Alto Rappresentante Europeo per la Politica Estera, Josep Borrell, che ha chiesto di limitare l'invio di armi a Tel Aviv. Israele, ha ricordato il Ministro, aderisce "alle leggi internazionali di guerra e assicura il movimento sicuro dei civili a Gaza, a differenza di Hamas che lo impedisce". "Israele è determinato a smantellare Hamas", ha concluso Katz.

Nella giornata di ieri, le Idf hanno liberato due ostaggi israeliani nell'ambito di un blitz a Rafah. I due hanno fatto sapere che si trovavano 'nella casa di una famiglia'. Hamas, da parte sua, ha fatto sapere che altri tre ostaggi sono morti nel corso dei raid israeliani, durante i quali, complessivamente, sono morte almeno cento persone. Secondo il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che nei giorni scorsi aveva approvato l'operazione, il blitz è stato "una delle operazioni di salvataggio di maggior successo nella storia di Israele".

Secondo il Ministro della Difesa, Yoav Gallant, l'operazione delle Idf è stata "un punto di svolta nella campagna contro l'organizzazione terroristica di Hamas che è vulnerabile e penetrabile".

La campagna militare israeliana a Gaza ha scatenato la furia del Presidente americano, Joe Biden, verso il premier Netanyahu: stando a quanto fa sapere la Nbc, Biden si sarebbe sfogato con i suoi collaboratori e avrebbe insultato il premier israeliano.

Anche l'Unione Europea e la Gran Bretagna hanno chiesto a Israele di fermare l'escalation. Anche l'Olanda è in tensione con Israele per l'invio degli F35.

Non si fermano, inoltre, le polemiche tra Tel Aviv e le Nazioni Unite per l'ingresso negato alla relatrice speciale Francesca Albanese.

Sempre ieri, i ribelli yemeniti Houthi hanno attaccato una nave greca nel Mar Rosso. E' quanto ha reso noto, su X, il Comando centrale (Centcom) degli Stati Uniti. La Mv Star Iris, nave battente bandiera delle Isole Marshall e sotto gestione greca, era partita dal Brasile ed è stata colpita da due missili mentre stava trasportando mais verso l'Iran, ma i danni sono stati lievi e non ci sono stati feriti. La nave, peraltro, ha ripreso a navigare.

Gli Stati Uniti vogliono "spingere la Palestina, Israele e l'intero Medio Oriente verso una catastrofe", e Washington e Londra propongono "ricette" che "non consistono nel procedere verso uno Stato palestinese ma nel porre Gaza sotto un controllo che sarà conveniente per le autorità israeliane". Così il Ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, secondo quanto fa sapere l'agenzia russa Tass.

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