E' iniziato, al Palazzo dei Congressi di Roma, il Congresso Nazionale di Forza Italia, il primo senza il suo fondatore, Silvio Berlusconi, morto a giugno dello scorso anno.
L'evento è presieduto dai capigruppo del partito di Camera, Senato e Parlamento Ue, Paolo Barelli, Maurizio Gasparri e Fulvio Martusciello.
Presente anche il Vicepremier, Ministro degli Esteri e Segretario Nazionale del partito, Antonio Tajani: "Non è facile. Mi trovo come un giocatore della squadra di Maradona che deve giocare la finale della champions ma Maradona non c'è più. Per fare quello che faceva Maradona ho una sola possibilità, chiedere aiuto alla squadra e alla curva. La squadra siamo noi, la curva sono gli elettori, Maradona è Berlusconi", ha detto.
In platea ci sono il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ed esponenti di molti partiti, come Tommaso Foti e Lucio Malan (FdI), Simonetta Matone (Lega), Maurizio Lupi (Noi moderati), Elena Bonetti (Azione) e Michele Gubitosa (M5S).
Ad aprire l'evento sono stati l'inno nazionale e quello dell'Unione Europea, seguiti dal video dell'intervento di Berlusconi al Senato per la fiducia al governo Meloni. Le sue parole sono state omaggiate da una standing ovation.
“Per voi è la prima volta senza Silvio Berlusconi, un uomo straordinario che ha svolto un ruolo fondamentale per l’Italia nel mondo politico e nel mondo produttivo”. Così, in un videomessaggio, la premier, Giorgia Meloni.
“C’era chi diceva - ha continuato - che dopo Berlusconi FI sarebbe finita ma noi sapevamo che era una previsione sbagliata, non c’è giorno in cui non legga sui giornali che la maggioranza è spaccata ma non solo stiamo lavorando bene ma con velocità e concretezza. Il centrodestra non è un’aggregazione che sta insieme per il potere o per impedire agli altri di andare al governo. Noi stiamo insieme per scelta e le nostre diversità ci rendono più forti”.
“Il centrodestra - ha poi evidenziato la premier - tra poche settimane festeggerà i primi 30 anni di storia, nel 1994 grazie al centrodestra gli italiani hanno conosciuto la democrazia dell’alternanza. In questi 30 anni abbiamo combattuto tante battaglie, alcune vinte, altre perse, ma tutto questo ci ha dato più forza e la ‘cassetta degli attrezzi’ per affrontare il lavoro di oggi, e riuscire ad arrivare alla madre di tutte le riforme”, vale a dire il premierato, , “per dare più stabilità con un governo eletto dai cittadini, che può essere rispettato e riconosciuto all’estero”.
“Avevo promesso che avrei fatto di tutto per esserci ma stavolta è stato impossibile. Antonio sa bene quanto sia difficile per noi conciliare tutto. Ma non potevo mancare con un mio saluto al Congresso di FI, il momento per eccellenza nel quale i delegati scelgono una linea politica e posso immaginare quanto sia importante per voi questo momento, il primo Congresso senza Silvio Berlusconi”, ha proseguito Meloni.
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