Caso Assange: terminata l'udienza finale contro estradizione negli Usa
Il verdetto dovrebbe essere emanato nei prossimi giorni. La moglie: "Bisogna protestare finché non sarà libero".
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Mercoledì 21 Febbraio 2024
Roma - 21 feb 2024 (Prima Notizia 24)
Il verdetto dovrebbe essere emanato nei prossimi giorni. La moglie: "Bisogna protestare finché non sarà libero".
Si è conclusa, all'Alta Corte di Londra, la seconda e ultima udienza per l'appello finale della difesa del cofondatore di Wikileaks, Julian Assange, contro la sua estradizione negli Stati Uniti.

Il verdetto sarà emesso in un'altra data: potrebbero volerci pochi giorni, ma dai giudici non è arrivata un'indicazione precisa in merito.

Qualora il ricorso non dovesse essere accolto, il giornalista australiano avrebbe esaurito qualsiasi possibilità di effettuare azioni legali davanti alla giustizia britannica.

Anche stamani, Assange non ha preso parte all'udienza: ieri, sua moglie Stella e gli avvocati difensori avevano fatto sapere che "non sta bene", per le dure condizioni affrontate in questi ultimi 5 anni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh.

Durante l'udienza, vari manifestanti si sono radunati di fronte al Tribunale. La moglie, Stella Assange, ha parlato con loro, dicendogli che ci sono molte incertezze circa l'esito della sentenza, e quindi bisogna protestare, "dimostrando che il mondo guarda, finché Julian non sarà libero".

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