Bce: "Economia dell'Eurozona in crescita dello 0,4%, dato oltre le aspettative"

"Le imprese stanno contenendo la spesa per investimenti a fronte della debole domanda e dell’elevata incertezza delle prospettive. Anche le esportazioni sono deboli e alcuni settori europei trovano difficoltoso rimanere competitivi".

(Prima Notizia 24)
Giovedì 09 Gennaio 2025
Roma - 09 gen 2025 (Prima Notizia 24)

"Le imprese stanno contenendo la spesa per investimenti a fronte della debole domanda e dell’elevata incertezza delle prospettive. Anche le esportazioni sono deboli e alcuni settori europei trovano difficoltoso rimanere competitivi".

Nel terzo trimestre dello scorso anno, l'economia dell'Eurozona ha registrato un aumento dello 0,4%, superando tutte le aspettative. A fare da ampio traino alla crescita sono l'aumento dei consumi, in parte come effetto di fattori una tantum che durante la scorsa estate hanno fatto da stimolo al turismo, e l'accumulo di scorte da parte delle imprese.

I dati più recenti, però, segnalano una perdita di slancio: continua la contrazione del settore manifatturiero e rallenta la crescita del settore dei servizi. Lo si evince dal Bollettino Economico della Banca Centrale Europea.

“Le imprese stanno contenendo la spesa per investimenti a fronte della debole domanda e dell’elevata incertezza delle prospettive. Anche le esportazioni sono deboli e alcuni settori europei trovano difficoltoso rimanere competitivi – precisa la Bce -. Prosegue la buona tenuta del mercato del lavoro. L’occupazione è salita dello 0,2 per cento nel terzo trimestre del 2024, anche in questo caso superando le attese. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto al minimo storico del 6,3 per cento a ottobre. Al tempo stesso, la domanda di lavoro continua a indebolirsi. Il tasso di posti vacanti è sceso al 2,5 per cento nel terzo trimestre, livello di 0,8 punti percentuali al di sotto del massimo, e inoltre le indagini segnalano una diminuzione dei posti di lavoro creati nel quarto trimestre”.

“La graduale ripresa dell’economia dell’area dell’euro dovrebbe proseguire nei prossimi anni, a fronte di notevoli incertezze sul piano geopolitico ed economico. In particolare, l’aumento dei salari reali e dell’occupazione, in presenza di andamenti robusti nei mercati del lavoro, dovrebbe sostenere una ripresa in cui i consumi si confermerebbero tra le determinanti principali. La domanda interna sarebbe altresì sorretta dall’allentarsi delle condizioni di finanziamento, in linea con le aspettative di mercato circa il profilo futuro dei tassi di interesse”, prosegue.


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