Nell’ambito della costante intensificazione dell’attività info-investigativa finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati, il 7 febbraio scorso, a Barcellona, è stato arrestato un diciottenne italiano, resosi latitante in Spagna, destinatario di Mandato di Arresto Europeo con l’accusa di tentato omicidio aggravato, fatto commesso la notte del 7 gennaio scorso a Savona, nella zona della Darsena.
L’immediata attività investigativa avviata dalle Volanti e dalla Squadra Mobile, dopo il grave episodio, ha portato all’identificazione del presunto responsabile del reato.
Secondo la ricostruzione dei fatti, l’aggressore dopo aver cercato di colpire alla testa con un coltello la vittima, lo aveva ferito all’addome. Sulla base degli elementi acquisiti, con la tempestiva attività di indagine della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Savona, l’Autorità Giudiziaria ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del giovane, che nel frattempo si era dato alla fuga rendendosi irreperibile.
Sono state avviate immediate e complesse indagini per rintracciarlo nel minor tempo possibile, monitorando costantemente la sua cerchia di frequentazioni e consentendo di localizzarlo all’estero, precisamente nel centro cittadino di Barcellona.
Per consentirne la cattura in Spagna il Gip ha emesso un Mandato di Arresto Europeo. Le indagini sono proseguite per la sua precisa localizzazione: per rendersi irreperibile l’uomo adottava una certa accortezza, cambiando spesso abitazione, ma attraverso specifici accertamenti tecnici ed informatici i poliziotti della Squadra Mobile sono riusciti a rintracciarlo e a condividere in tempo reale tutte le informazioni raccolte con l’Unità Fast Spagna, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, permettendo alla Polizia Spagnola di catturarlo mentre era in strada, vicino all’abitazione segnalata come suo possibile ultimo nascondiglio. Attualmente l’uomo si trova in carcere in Spagna, in attesa della consegna alle autorità italiane.
Il Questore di Savona Alessandra Simone ha dichiarato: "La sicurezza dei cittadini è la nostra priorità. Dopo questo episodio avvenuto in una zona di aggregazione della città frequentata da giovani, da famiglie. Abbiamo portato avanti, con determinazione, un’attività d’indagine che ci ha consentito di indentificare e rintracciare l’autore del reato. Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di rintracciare il responsabile all’estero, dove si era rifugiato per sfuggire alla cattura.
Come ho sempre detto la nostra parola d’ordine è prevenzione: arrivare prima della commissione di un reato, ma là dove non è possibile siamo pronti con l’attività di repressione immediata, attraverso indagini tempestive e sinergiche che ci consentono, come in questo caso, di arrivare ad identificare gli autori di gravi reati che provocano allarme sociale".
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