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Il prof. Gottlob, di origine austriaca, trasferitosi dall’Università di Oxford all’Università della Calabria, ha trovato nel primo Ateneo statale calabrese grande attenzione per i suoi studi scientifici nel settore dell’Intelligenza Artificiale che hanno nel dipartimento di matematica, guidato al momento dal prof. Gianluigi Greco, una scuola e una tradizione di lavoro e ricerca antica, quanto di qualità, iniziata per merito del Rettore prof. Nicola Leone, già direttore e docente dello stesso dipartimento di matematica prima del suo mandato rettorale, tanto da impegnarsi ad attivare con l’anno accademico in corso il primo anno del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia TD.
La notorietà in Calabria del prof. Georg Gottlob e del suo trasferimento dall’Università di Oxford al Campus universitario di Arcavacata è venuta fuori in occasione della cerimonia inaugurale del 52° anno accademico dell’Università della Calabria, svoltasi nel mese di settembre dello scorso anno nell’aula magna del “Centro congressi Beniamino Andreatta”, primo Rettore dell’Ateneo calabrese, con l’annuncio fatto dallo stesso Rettore Nicola Leone e contestualmente per la sua lezione magistrale sull’Intelligenza Artificiale.
Poi è arrivata la sua partecipazione alla trasmissione “Cinque minuti”, condotta da Bruno Vespa su Rai Uno, e la sua notorietà, come la scelta di trasferimento in Calabria hanno avuto un’alta considerazione di apprezzamento quanto di sorpresa generale in campo nazionale e regionale in particolare. “La Calabria è il luogo ideale – furono le sue parole nella sorpresa piacevole dello stesso conduttore - per lavorare con l’Intelligenza Artificiale e con l’Università della Calabria, con la quale ho intrattenuto da diversi anni un rapporto di collaborazione. La Calabria è una terra bellissima dove ho trovato grande accoglienza e Paola, dove ho scelto di vivere con mia moglie, è un posto altrettanto bellissimo”.
Una dichiarazione che non poteva lasciare indifferente il Sindaco, Giovanni Politano, che ha voluto così promuovere nel complesso monumentale Sant’Agostino una fantastica serata di presentazione e festeggiamento al guru dell’Intelligenza Artificiale, considerato ormai “cittadino onorario” della città di San Francesco di Paola, dove ha scelto di abitare in una casa prospiciente il mar Tirreno con scorci di tramonto suggestivi, alla presenza del Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, con la moderazione del giornalista Paride Leporace.
Per il Rettore Leone l’UniCal, a seguito di questa presenza, ha su di sé l’attenzione del mondo accademico europeo. “Una Università giovane in grande crescita e Georg Gottlob le dà maggiore lustro”.
“In un mese – ha detto il prof. Gottlob – ho fatto più amicizie a Paola che ad Oxford in un anno”. Insieme alla moglie Laura e al loro cane si sentono già parte integrante della città del Santo paolano. A soli diciassette minuti di macchina si trova l’Ateneo dove ha modo d’insegnare agli studenti e fare ricerca avanzata.
Intanto c’è fiducia nel Sindaco di Paola, Giovanni Politano, che la presenza del prof. Gottlob nella cittadina tirrenica possa contribuire a far crescere il rapporto di collaborazione cultura, sociale e scientifica con l’Università della Calabria, con la quale è stato sottoscritto in questi giorni un accordo con il Dipartimento di Culture, Educazione e Società finalizzato a fornire supporto alle scuole per ideare e realizzare progetti di ricerca che abbiano come finalità il benessere psicologico degli studenti attraverso anche la formazione specifica dei docenti sotto la direzione della prof.ssa Angela Costabile, delegata del Rettore in materia.
“Un clima ideale – ha detto Paride Leporace, chiamato a moderare l’evento – per una mente raffinata che grazie al lavoro del prof. Nicola Leone, svolto in questi anni come direttore del dipartimento di matematica prima e quindi di Rettore, mette un nuovo tassello al progetto dei padri fondatori dell’UniCal”.
Un riferimento storico da non trascurare
Ecco un buon riferimento storico da valutare e ricordare in questo momento particolare in cui l’evento Gottlob all’UniCal cade nel 50° anniversario costitutivo del dipartimento di matematica, ch’ebbe come primo direttore il prof. Carlo Felice Manara, ma soprattutto per l’inizio del primo anno del corso di laurea in matematica attivato con l’anno accademico 1973/1974, insieme ai corsi di laurea in: chimica, scienze naturali, lettere, filosofia, lingue e letterature straniere e moderne. Peccato che come il cinquantesimo anniversario della nascita dell’UniCal, avvenuta nei mesi di aprile/maggio 1971, con la nomina ed insediamenti degli organi Amministrativi ed Accademici, nonché del primo anno accademico 1972/1973, siano trascorsi nel silenzio e disinteresse totale da parte dell’intera comunità universitaria.
Il fascino dell’internazionalizzazione dell’UniCal e del mar Tirreno - “Noi vogliamo portare in Calabria buoni professori, diversamente da quel che è avvenuto nelle Università periferiche negli ultimi anni. Vogliamo profittare del richiamo mediterraneo, ottenere contributi scientifici stranieri, stringere una rete di contatti con istituti e studiosi di altri Paesi”. A parlare in questi termini stato il Rettore, prof. Beniamino Andreatta, in una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” di Torino e pubblicata il 30 giugno 1971 con il titolo “La sfida dell’Università in Calabria”, a distanza di un mese dalla sua elezione a Rettore dell’Ateneo di Arcavacata.
Come noto l’Università della Calabria iniziò le sue attività didattiche e scientifiche con l’anno accademico 1972/1973 con soli tre corsi di laurea: Ingegneria, fisica e scienze economiche e sociali portando già una piccolissima rappresentanza di docenti provenienti da altri paesi del mondo dando fin dall’inizio una impronta di internazionalizzazione. Va ricordato il caso, tra gli altri, del prof. Bruno Forte che nel 1973 si trasferisce dall’Università canadese di Waterloo all’UniCal per insegnare informatica agli studenti d’ingegneria e insieme al prof. Don Cowan, della stessa Università, diedero il loro contributo scientifico per la realizzazione del centro di calcolo nell’edificio polifunzionale. Come poi il prof. Forte partecipò nel mese di novembre 1974 alla costituzione del primo Consiglio della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, per il quale fu chiamato il prof. Pietro Bucci a svolgere il ruolo di Preside.
Per attrarre figure di docenti con prestigio internazionale il Rettore Beniamino Andreatta, su sollecitazione del Presidente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali, prof. Paolo Sylos Labini, portò in discussione nel mese di novembre 1973, in ambito del Comitato Tecnico Amministrativo, il progetto di un insediamento residenziale nel centro storico di Cosenza e nella prossimità del centro storico di San Lucido. Questo secondo progetto per costituire una fonte di attrazione per un corpo docente di chiara fama internazionale che sarebbe stato attratto dalla bellezza delle coste del mar Tirreno. “Il centro universitario costiero – si legge nella relazione fatta all’organo amministrativo dell’Università – sarà dotato di attrezzature residenziali, sportive, culturali e di alcune particolari attrezzature di ricerca (ad esempio un centro ittiologico), e rappresenterà un polo di notevole interesse per l’intero sistema dell’attrezzatura costiera della Calabria. In periodo estivo, potrà essere utilizzato per congressi, per manifestazioni, per studenti stranieri, per corsi di specializzazione”.
Le dimissioni del Rettore Andreatta da Rettore dell’UniCal e la scadenza del mandato del Presidente Paolo Sylos Labini, che si verificarono ad inizio dell’anno 1975, tutto passò in secondo ordine fino ad arrivare a dimenticarne traccia e memoria; mentre in tutti questi anni numerosi congressi e convegni internazionali promossi dall’UniCal hanno trovato “location” presso il San Michele di Cetraro e presso le Terme Luigiane. Le dichiarazioni rilasciate dal prof. Gottlob alla trasmissione di Bruno Vespa danno lustro ai pensieri e al lavoro svolto dal Rettore Andreatta e dal Presidente Sylos Labini, che credevano nella creazione del quartiere residenziale universitario di San Lucido e nelle potenzialità delle coste marine tirreniche per attrarre valori a beneficio della stessa Università e del territorio dell’area cosentina.