Ue, Fitto: "Il mio ruolo sarà di assoluta indipendenza ed equidistanza con tutti"

“Ognuno di noi ha un percorso politico, e il dibattito su un tema in parlamento per un parlamentare europeo è una cosa, un ruolo istituzionale è un altro”.

(Prima Notizia 24)
Martedì 12 Novembre 2024
Roma - 12 nov 2024 (Prima Notizia 24)

“Ognuno di noi ha un percorso politico, e il dibattito su un tema in parlamento per un parlamentare europeo è una cosa, un ruolo istituzionale è un altro”.

“Ognuno di noi ha un percorso politico, e il dibattito su un tema in parlamento per un parlamentare europeo è una cosa, un ruolo istituzionale è un altro”. Così il Vicepresidente designato alla Coesione e le Riforme della prossima Commissione europea, Raffaele Fitto, nel corso dell'audizione di conferma al Parlamento Europeo, durante la quale si è più volte difeso, in passato, posizioni considerate non compatibili con il suo ruolo odierno, data la sua esperienza come europarlamentare per i Conservatori (Ecr).

Nello specifico, gli è stato rimproverato di aver appoggiato la posizione delle destre, secondo le quali il ricorso alla procedura dell'articolo 7 del Trattato Ue verso i Paesi che non rispettano i valori fondamentali dell'Unione, costituirebbe un tentativo di rovesciare governi eletti democraticamente.

“So bene – ha proseguito – che il mio ruolo è differenziato, e io faccio la differenza: essere parlamentare europeo vuol dire rappresentare una parte, essere ministro di un paese vuol dire avere un ruolo istituzionale e rappresentare il proprio Paese, perché si giura sulla Costituzione; essere commissario europeo vuol dire rappresentare l’Unione europea, la Commissione europea. E io sono qui per garantire questo impegno assoluto”, ha evidenziato, accompagnato da applausi.

A un deputato che gli ha chiesto il motivo per cui abbia ricordato l'inizio del suo percorso politico con la Democrazia Cristiana piuttosto che parlare di Fratelli d'Italia, Fitto ha risposto: “Ho citato la DC che è stato il mio primo partito; poi ho avuto una lunga esperienza politica e avrei riempito molte pagine se avessi raccontato tutte le altre tappe. Ma sono qui anche perché il mio governo, guidato da Giorgia Meloni, mi ha proposto, e di questo sono onorato”.

L'eurodeputata ungherese dei Socialisti & Democratici (S&D) Klara Dobrev ha chiesto a Fitto se appoggerà l'azione di Bruxelles per salvaguardare lo stato di diritto, specialmente verso l'Ungheria di Viktor Orbàn, e ha anche chiesto quale sarà la sua posizione quando “tra breve, anche la premier italiana Giorgia Meloni sarà nella stessa situazione”. "Sugli auspici finali del suo intervento non mi pronuncio, diciamo, è meglio evitarlo", ha replicato immediatamente Fitto su quest'ultimo punto, tra gli applausi di una parte dell'aula.

“Posso dire – ha proseguito – che per quanto riguarda l’impegno a livello europeo, che qui non siamo in colloquio riservato: qui stiamo assumendo degli impegni che sono verificabili nei prossimi cinque anni. L’ho detto nel mio intervento iniziale e lo posso confermare: il mio ruolo sarà di assoluta indipendenza e di equidistanza con tutti i 27 Stati membri. Io so bene quello che comporta l’impegno di commissario europeo, conosco e ho letto bene gli articoli dei Trattati che lo riguardano. Conosco bene il codice di condotta sul quale i commissari si impegnano, e posso assicurare per quanto mi riguarda che la serietà a mantenere i miei impegni è assolutamente garantita”.

“Peraltro, la presidente eletta della Commissione, Ursula von der Leyen, ha dichiarato l’esigenza della collegialità delle decisioni della Commissione europea; io ufficialmente prendo atto di questo e dico che sono assolutamente d’accordo nell’interpretare questo messaggio della presidenza riguardo alla collegialità e alla condivisione delle scelte della Commissione”, ha garantito Fitto.


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