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Task force della Polizia Locale. De Sclavis: "Ricostituito il reparto speciale".
Task force della Polizia Locale. De Sclavis: "Ricostituito il reparto speciale".
Sono circa 3500 i controlli eseguiti dalla Polizia Locale di Roma Capitale sulle attività ricettive nel corso del 2024. Nella verifica su alberghi e tutte le tipologie di strutture extralberghiere, sono emerse circa 1200 violazioni. Le strutture completamente abusive, cioè senza alcun titolo ad esercitare o con con titoli difformi, sono state poco più di 250.
"Tra le iniziative intraprese all'inizio del mio mandato da Comandante del Corpo, in accordo con l'Assessorato al Turismo di Roma Capitale - ha spiegato il comandante della Polizia locale di Roma Capitale, Mario De Sclavis - ho inteso implementare le azioni di controllo nel settore, sia per contrastare abusi e fenomeni illegali, soprattutto in vista del Giubileo, sia a salvaguardia di turisti e operatori di settore osservanti delle regole. Per questo motivo è stato ricostituito un apposito reparto di coordinamento che potesse operare in sinergia con i singoli gruppi territoriali per incrementare e rendere più proficue le verifiche".
Tra le violazioni più frequenti, oltre alle difformità dei titoli autorizzativi, ci sono l'aumento della capacità ricettiva, irregolarità in materia di sicurezza come mancanza percorsi anti incendio, assenza della tabella tariffe e altre anomalie di tipo amministrativo o edilizio. Parallelamente alle verifiche amministrative sui titoli e sul rispetto delle regole inerenti lo svolgimento dell'attività alberghiera e extralberghiera, la polizia locale esegue i controlli sulla regolarità della gestione del contributo di soggiorno: sono più di 230 le strutture trovate non in regola con il versamento o con la dovuta comunicazione dell'imposta e oltre 500 che sono tuttora in fase di accertamento.
Grazie alle attività di verifica si é potuto già recuperare oltre 1 milione e 600mila euro di contributo, versato appunto dai gestori a seguito ai controlli dei caschi bianchi. Nei confronti dei titolari che, invece, dopo le verifiche, non hanno ottemperato a mettersi il regola con versamento dovuto, sono state avviate le procedure con le dovute comunicazioni di ipotesi di danno erariale alla Corte dei Conti.
Una ventina invece i gestori per i quali sono già partite le denunce, ad esito dell'accertata mancata comunicazione obbligatoria all'Autorità di pubblica sicurezza dei dati inerenti gli ospiti secondo quanto stabilito dalla legge. Tuttora al vaglio la posizione di altri 30 titolari di attività per gli stessi motivi. Tra le zone maggiormente colpite dai fenomeni di abusivismo nel settore delle attività ricettive, il I Municipio, in particolare nelle aree a maggiore richiamo turistico, quali Trastevere, Prati, Rione Monti, oltre al Centro Storico, ma anche diversi quartieri nel II e XIII Municipio, nonché Ostia e il litorale romano.
"In questi 3 anni abbiamo fatto oltre 12 mila accertamenti, più di quanti ne siano mai stati fatti nel decennio precedente; - ha sottolineato l'Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato - siamo riusciti a recuperare oltre 1,6 milioni di contributi di soggiorno evasi, è un grande risultato. Il turismo è una risorsa, ma va gestito e reso compatibile con la vita dei residenti. Vogliamo che tutti rispettino le regole, così da offrire servizi di qualità ai turisti, migliorare la sicurezza della città ed evitare una concorrenza sleale a tantissimi imprenditori che agiscono nella legalità".