Siria: soldati israeliani diretti a Damasco. Idf: "Fake news"

Erdogan sente Rutte: "La Turchia ha difeso la conservazione dell'integrità territoriale e la stabilità della Siria fin dal primo giorno della guerra civile".

(Prima Notizia 24)
Martedì 10 Dicembre 2024
Roma - 10 dic 2024 (Prima Notizia 24)

Erdogan sente Rutte: "La Turchia ha difeso la conservazione dell'integrità territoriale e la stabilità della Siria fin dal primo giorno della guerra civile".

Alcune truppe israeliane si starebbero dirigendo alla volta di Damasco. E' quanto fanno sapere alcuni media locali. "E' completamente falso", ha scritto su X il portavoce delle Idf, ricordando che l'esercito di Tel Aviv è presente nell'area cuscinetto tra Israele e Siria, nonché nelle basi del Golan siriano per evitare che i ribelli entrino in Israele.

"Credo che tutti siamo preoccupati per quello che sta accadendo" in Siria, anche "per la rapidità con cui si sono svolti questi avvenimenti. A me fa impressione che un regime che sembrava così forte e così solido nel giro di poco tempo sia stato spazzato via". Lo ha dichiarato il Segretario di Stato del Vaticano, Card. Pietro Parolin, a margine di un'iniziativa alla Cattolica di Milano.

Riferendosi ai festeggiamenti della popolazione, ha proseguito: "Si vede che erano contenti di quanto successo. L'importante è che anche quelli che subentrano cerchino veramente di creare un regime il più possibile aperto e rispettoso di tutti".

"Il piano di Israele è che la nuova Siria abbia a disposizione solo armi semplici da usare dentro la Siria". Così l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, in un report che documenta gli attacchi israeliani in alcune aree della Siria nord-orientale e in tutta la Siria occidentale. "Con più di 320 raid aerei in 48 ore Israele ha distrutto e sta distruggendo ogni capacità militare presente e futura delle forze armate siriane", prosegue il report. "Israele ha distrutto completamente centri di ricerca, aeroporti, installazioni radar, difesa aerea, strumentazioni della marina, depositi di munizioni".

Fino a 20mila rifugiati siriani presenti in Turchia possono fare ritorno ogni giorno in Siria. Lo ha reso noto il Ministro turco degli Esteri, Ali Yerlikaya. "La nostra capacità giornaliera ai valichi di frontiera per i rimpatri volontari, sicuri e dignitosi era di circa 3mila persone. Questa era una capacità sufficiente perché transitavano 350-400 persone al giorno. Tuttavia, poiché il numero degli attraversamenti potrebbe crescere, ora abbiamo aumentato questa capacità a 15-20mila", ha detto il Ministro, citato da Haberturk. Da due giorni, moltissimi rifugiati siriani si sono diretti ai valichi di frontiera.

I ribelli guidati da Hts hanno fatto sapere di aver trovato almeno 40 cadaveri ammassati nell'obitorio di un ospedale nei pressi di Damasco, che presentavano segni di tortura. Stando a fonti mediche e locali, questi cadaveri erano stati portati dalla prigione politica di Saydnaya all'ospedale militare di Harasta, nella periferia nord della capitale siriana, domenica scorsa, poco prima che il regime guidato da Bashar Al Assad si dissolvesse.

La Turchia "ha difeso la conservazione dell'integrità territoriale e la stabilità della Siria fin dal primo giorno della guerra civile" e "la Siria dovrebbe essere governata dai siriani". Così il Presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, al telefono con il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte. "La Turchia continuerà a fare del suo meglio per costruire un'intera Siria ripulita dal terrorismo", ha continuato Erdogan, secondo quanto riporta la Presidenza turca.

Stando a quanto riferiscono fonti militari riprese dai media, la Marina Militare israeliana ha condotto una vasta operazione su larga scala contro la flotta navale dell'esercito del regime siriano, nella paura che possa cadere in mani sbagliate. Nella baia di Minet el-Beida e nel porto di Latakia, le motovedette della Marina di Tel Aviv hanno distrutto diverse navi della Marina siriana dotate di missili.

Pubblicheremo una lista contenente i nomi dei ricercati siriani per i reati di tortura e "crimini di guerra". Così il leader dei ribelli siriani Abu Mohammed Al Jolani, citato dal Guardian, aggiungendo che tutti coloro che daranno informazioni utili per rintracciarli saranno ricompensati. Nel caso in cui i ricercati siano fuggiti all'estero, ha continuato, sarà richiesta l'estradizione.

Da quando il regime di Bashar Assad è caduto, tre giorni fa, Israele ha condotto 310 attacchi aerei contro la Siria: è quanto afferma l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, che ha documentato i raid. Fino a ieri, si parlava di circa 100 attacchi aerei.

Dopo l'incursione militare nell'area cuscinetto delle alture del Golan, al confine con la Siria, Israele ha "violato" la legge. E' l'accusa lanciata dall'Iran contro Tel Aviv.

Secondo quanto riporta un corrispondente di Al Jazeera, diverse forti esplosioni sono state avvertite a Damasco e nelle zone limitrofe.

“Il livello di allerta è massimo perché non c’è uno scenario già definibile in assoluto”. Così, ai microfoni del programma di Rete4 "Quarta Repubblica", il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in riferimento ai rischi per la sicurezza in Italia, dopo la caduta del regime siriano di Assad. “Noi siamo pronti a tutto. Le nostre forze di intelligence sono presenti sul campo e presidiano la situazione”, ha proseguito Piantedosi.

“Le alture del Golan rimarranno per sempre parte integrante di Israele“, ha detto, in conferenza stampa, il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in merito a quanto sta accadendo in Siria. “Oggi tutti comprendono la grande importanza della nostra presenza sulle alture del Golan e non ai piedi delle alture del Golan”, ha proseguito Netanyahu, secondo quanto riportano i media.


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