Russia: da Putin ok a decreto che aggiorna dottrina nucleare

Risposta nucleare in caso di attacchi da parte di Kiev.

(Prima Notizia 24)
Martedì 19 Novembre 2024
Roma - 19 nov 2024 (Prima Notizia 24)

Risposta nucleare in caso di attacchi da parte di Kiev.

Ok, da parte del Presidente russo Vladimir Putin, al decreto che aggiorna la dottrina nucleare di Mosca. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Tass. Il decreto prevede la possibilità, per Mosca, di reagire con le armi nucleari a qualunque attacco, anche non nucleare, da parte dell'Ucraina.

"Sì, è menzionato", ha detto ai cronisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, replicando ad una domanda in merito ad un aspetto della dottrina nucleare russa, che ritiene che gli attacchi da parte di Paesi non nucleari sostenuti da nazioni nucleari siano una minaccia e permettono una reazione nucleare.

Secondo quanto prevede il nuovo decreto, Mosca potrà utilizzare le armi nucleari come "estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese" in caso di minaccia con armi nucleari o convenzionali. La decisione se impiegare le armi nucleari è in capo al Presidente russo.

La Russia non concluderà la sua "operazione militare speciale" in Ucraina "fino a che tutti i suoi obiettivi saranno raggiunti", nonostante "la guerra scatenata contro la Russia dall'Occidente collettivo". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dalla Tass, nel millesimo giorno dallo scoppio del conflitto.

Se Donald Trump sarà disponibile ad "ascoltare le preoccupazioni" di Mosca e a "capire le ragioni per cui la Russia sta agendo in questo modo", potremo dialogare "per il raggiungimento della pace", ha aggiunto Peskov.

"Oggi è stata approvata una nuova versione" della dottrina nucleare russa. "L'uso dei missili dell'Alleanza" Nato "in questo modo può ora essere qualificato come un attacco da parte dei paesi del blocco contro la Russia. In questo caso sorge il diritto di reagire con armi di distruzione di massa contro Kiev e le principali installazioni della Nato, ovunque si trovino. E questa è già la Terza Guerra Mondiale". Lo ha scritto, in un messaggio su Telegram, il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev. "Forse il vecchio Biden ha davvero deciso di morire con grazia, portando con sé una parte significativa dell'umanità", ha detto l'ex premier russo.

Le forze di difesa ucraine hanno attaccato per la prima volta il territorio russo con i missili Atacms americani. Lo riferisce una fonte informata a Rbc Ukraine. "Il bersaglio è stato colpito con successo", ha dichiarato la fonte. "L'attacco - ha osservato - è stato effettuato contro un obiettivo nella regione di Bryansk, che è stato colpito con successo".

"Le sanzioni sono essenziali. Assieme abbiamo fatto tanto ma non dobbiamo avere paura di fare di più: alcuni leader europei pensano di vincere le elezioni ma Putin non si fermerà. Bisogna spingere più forte contro la Russia". Così il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando in videocollegamento con il Parlamento Europeo.

"L'Ucraina assieme a tutta l'Europa e ai nostri partner in America siamo riusciti non soltanto a evitare che Putin si prendesse l'Ucraina ma anche a difendere la libertà di tutte le nazioni europee. Anche se ha dalla sua parte Kim jong-un e la Corea del Nord, Putin resta più piccolo rispetto alla forza dell'Europa unita. Vi esorto a non dimenticare mai quanto l'Europa sia capace di raggiungere assieme", ha proseguito Zelensky, in occasione del millesimo giorno dall'inizio della guerra tra Kiev e Mosca.

Intanto, è salito a 10, tra cui un bambino, il bilancio dei morti per un attacco di Mosca contro un dormitorio a Glukhov, nella regione di Sumy. Sotto le macerie potrebbero esserci altre persone. Lo rende noto su Telegram la Procura Regionale di Sumy, citata da Ukrainska Pravda.

"Ogni giorno chiediamo al mondo determinazione e forza sufficiente affinché l'Ucraina possa bloccare questi attacchi contro il nostro popolo. Ogni nuovo attacco da parte della Russia non fa altro che confermare le vere intenzioni di Putin. Vuole che la guerra continui. I discorsi sulla pace non gli interessano. Dobbiamo costringere la Russia a una pace giusta con la forza", ha scritto su Telegram il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in occasione del millesimo giorno di conflitto tra Mosca e Kiev.

L'Ucraina prosegue con la sua resistenza, fa sapere in una nota il Ministero degli Esteri di Kiev. "L'Ucraina non si sottometterà mai agli occupanti e i militari russi saranno punti per aver violato le leggi internazionali", prosegue la nota.

"1.000 giorni di guerra su vasta scala. 1.000 giorni di battaglia estremamente difficile e feroce per la nostra esistenza. Per il futuro dell'Ucraina e di ciascuno di noi. 1.000 giorni in cui le forze armate ucraine affrontano il nemico su un fronte che si estende per oltre 1.000 chilometri ". Così, su Facebook, il comandante in capo delle forze armate ucraine, generale Oleksandr Syrskyi, citato da Ukrinform.

Per il generale, "nelle trincee ghiacciate della regione di Donetsk e nelle steppe infuocate della regione di Kherson, sotto le granate, la grandine e il fuoco della contraerea, stiamo lottando per il diritto alla vita. Noi e i nostri figli". "1000 giorni di vittorie e sconfitte. 1000 giorni di distruzione del nemico. Centinaia di migliaia di invasori non profaneranno più la nostra terra, decine di migliaia di equipaggiamenti nemici non distruggeranno mai le nostre case", evidenzia.

Come lui stesso ha dichiarato, "ogni notte oscura, anche se ce ne sono mille, finisce sempre con un'alba. E un giorno sarà l'alba della nostra Vittoria". Syrskyi si dice grato a tutti coloro che stanno lottando e aiutando il Paese. "Memoria eterna per tutti coloro che sono morti in questa guerra", evidenzia.


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