"Dal punto di vista tecnico-militare siamo ovviamente pronti" ad affrontare un conflitto nucleare. Così il Presidente russo, Vladimir Putin, in un'intervista rilasciata alla tv di Stato e all'agenzia di stampa Ria Novosti.
Putin ha aggiunto, però, di non aver mai avuto il pensiero di usare le armi nucleari, tantomeno quelle tattiche sul territorio ucraino.
L'uso del deterrente nucleare, ha proseguito, è previsto soltanto nel caso in cui "l'esistenza" e "la sovranità e indipendenza" della Russia vengano messe in pericolo.
"Gli Stati che dicono di non avere linee rosse verso la Russia devono capire che la Russia non avrà linee rosse verso di loro", ha continuato, evidenziando che la presenza dei militari della Nato in Ucraina "non cambierà la situazione sul campo di battaglia, come non la cambia la fornitura di armi" agli ucraini.
Da parte loro, gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non manderanno il proprio esercito in Ucraina, e Mosca pensa che la parola sarà mantenuta, perché, ha continuato Putin, il Presidente, Joe Biden, "è un uomo, un rappresentante della scuola politica tradizionale". "Ma siamo pronti", ha continuato, per poi avvertire che Washington dovrà aspettarsi una reazione di Mosca, qualora decidesse di inviare truppe in Ucraina. "Per noi è una questione di vita o di morte", ha evidenziato ancora Putin.
Il Presidente russo ha poi detto di aver intenzione di schierare truppe lungo il confine con la Finlandia, e ha criticato la richiesta di Helsinki di aderire alla Nato, dicendo che Helsinki e Stoccolma hanno fatto "un passo assolutamente privo di significato dal punto di vista della tutela dei propri interessi nazionali". "Non avevamo truppe lì", lungo il confine finlandese, "ora ci saranno. Non c'erano sistemi di distruzione lì, ora appariranno".
La reazione del premier finlandese, Petteri Orpo, non si è fatta attendere: durante la Plenaria del Parlamento Europeo, Orpo ha sottolineato che "la guerra in Ucraina è stato un campanello d'allarme, non dobbiamo mai più dipendere da altri per la nostra energia e per la sicurezza. Il potenziamento della nostra difesa e il rafforzamento dei confini sono pilastri fondamentali".
"Mosca sta spingendo i cittadini di Paesi terzi sui nostri confini orientali, i numeri sono ancora bassi ma il fenomeno è preoccupante. Dobbiamo salvaguardare le frontiere esterne da qualsiasi attacco ibrido. Abbiamo chiuso il nostro confine orientale e stiamo preparando delle norme ad hoc, lo facciamo per difendere l'intera Ue", ha continuato il premier finlandese.
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