Papa Francesco: "Se dovessi avere impedimenti, non mi farei chiamare Papa emerito"
"Semplicemente, mi farei chiamare vescovo emerito di Roma, e mi trasferirei a Santa Maria Maggiore per tornare a fare il confessore e portare la comunione agli ammalati".
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Giovedì 14 Marzo 2024
Roma - 14 mar 2024 (Prima Notizia 24)
"Semplicemente, mi farei chiamare vescovo emerito di Roma, e mi trasferirei a Santa Maria Maggiore per tornare a fare il confessore e portare la comunione agli ammalati".
“Penso che il ministero petrino sia ad vitam e dunque non vedo condizioni per una rinuncia. Le cose cambierebbero se subentrasse un grave impedimento fisico, e in quel caso ho già firmato all’inizio del pontificato la lettera con la rinuncia che è depositata in Segreteria di Stato.

Se questo dovesse succedere, non mi farei chiamare Papa emerito, ma semplicemente vescovo emerito di Roma, e mi trasferirei a Santa Maria Maggiore per tornare a fare il confessore e portare la comunione agli ammalati”.

Così Papa Francesco, all'interno del libro autobiografico “Life – la mia storia nella Storia”, scritto insieme con Fabio Marchese Ragona. Il libro, di cui il Corriere della Sera ha pubblicato alcune parti, uscirà il 19 marzo.

“Ma questa è un’ipotesi lontana – garantisce il Santo Padre – perché davvero non ho motivi talmente seri da farmi pensare a una rinuncia. Qualcuno negli anni forse ha sperato che prima o poi, magari dopo un ricovero, facessi un annuncio del genere, ma non c’è questo rischio: grazie al Signore, godo di buona salute e, a Dio piacendo, ci sono molti progetti ancora da realizzare”.

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