Omicidio GIulia Cecchettin, Turetta scrive ai suoi genitori: "Se mi vorrete rinnegare, capirò"

"Penso che probabilmente sarebbe meglio un figlio morto che un figlio come me".

(Prima Notizia 24)
Martedì 24 Settembre 2024
Venezia - 24 set 2024 (Prima Notizia 24)

"Penso che probabilmente sarebbe meglio un figlio morto che un figlio come me".

“Capirei e accetterei se d’ora in poi voi vogliate dimenticarmi e rinnegarmi come figlio, vi ho già causato troppo dolore e sarebbe probabilmente la scelta migliore per il proseguo della vostra vita. Io stesso non so se ho ancora il coraggio di farmi vedere da voi o guardarvi in faccia. Penso che probabilmente sarebbe meglio un figlio morto che un figlio come me. Ve lo giuro, se solo avessi qui con me un pulsante di suicidio istantaneo non avrei esitato oltre un nanosecondo a premerlo”.

E' quanto si legge in una lettera scritta da Filippo Turetta ai suoi genitori, mentre era in carcere a Halle, in Germania, dove era stato arrestato dopo la sua fuga seguita all'omicidio della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin, uccisa a coltellate a Fossò, nel Veneziano, l'11 novembre dello scorso anno.

La lettera, anticipata dal Corriere della Sera, è agli atti del processo iniziato ieri a Venezia.

“Ho perso la persona più importante della mia vita, la persona che è tutto per me e cui da due anni penso ininterrottamente ogni giorno, la persona più bella e speciale io potessi mai incontrare in tutta la mia vita e tutto questo per colpa mia. Mi merito tutto questo“, prosegue Turetta, che però non scrive mai il nome di Giulia.

“Adesso sono nel carcere di Halle. Mi sono fatto arrestare l’altra sera a lato di un’autostrada in Germania. Non riuscivo più a suicidarmi, e dopo giorni ho deciso di costituirmi”. “Ho un po’ di paura a tornare in Italia anche per questo. Non sapevo e non avrei mai immaginato tutto questo sarebbe diventato così famoso in Italia e questo mi fa tanta paura. Ho generato tanto odio e rabbia. E me li merito, sì… ma tutto questo è terribile… ho peggiorato il mondo in qualche modo. Mi merito tutto questo dopo quello che ho fatto. Non sono neanche riuscito a uccidermi… vivrò la mia intera vita in carcere adesso”.

“Mi dispiace tanto. Io non volevo, non so perché l’ho fatto, non avrei mai pensato o voluto succedesse niente del genere. Io non sono cattivo lo giuro e so che, nonostante adesso sia difficile, voi possiate credermi e lo avete sempre visto con i vostri occhi”, prosegue. “Ogni momento penso che vorrei tornare indietro, vorrei tutto tornasse indietro e non fosse successo niente di tutto questo. È veramente poco e non significa molto dirlo ma mi dispiace veramente con tutto il mio cuore e so che sarà così per tutta la mia vita. Non esiste perdono o qualcosa del genere per questo e io non lo voglio, non lo merito. Ho rovinato la vita a tante persone, troppe, senza averci pensato prima”.


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