Omicidio Giulia Cecchettin: iniziato a Venezia il processo contro Filippo Turetta

Imputato assente in aula, presente Gino Cecchettin.

(Prima Notizia 24)
Lunedì 23 Settembre 2024
Venezia - 23 set 2024 (Prima Notizia 24)

Imputato assente in aula, presente Gino Cecchettin.

E' iniziato, alla Corte d'Assise di Venezia, il processo contro Filippo Turetta, il ragazzo reo confesso dell'omicidio di Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata, uccisa a Fossò (Ve) l'11 novembre scorso.

Come avevano fatto sapere i suoi difensori, Turetta non è in aula, mentre è presente il papà di Giulia, Gino Cecchettin, che non ha parlato con i cronisti, dicendo soltanto: "E' prematuro".

La Corte è presieduta dal giudice Stefano Manduzio. Per il dibattimento è previsto soltanto un testimone per la difesa: si tratta dell'anatomopatologa Monica Cucci, che aveva partecipato all'autopsia di Giulia. I testimoni dell'accusa, rappresentata dal pm Andrea Petroni, sono, invece, una trentina, tra parenti, amici e investigatori.

E' possibile che Filippo Turetta non si presenti mai in aula, neppure alle prossime udienze. Lo ha detto il suo avvocato, Giovanni Caruso, parlando con i cronisti. A una domanda se il suo assistito tornerà mai in aula, l'avvocato ha risposto: "E' possibile''. "Ho suggerito io a Filippo di non presentarsi in udienza. Non è una mancanza di riguardo nei confronti della Corte o dei congiunti, mi attiverò affinché Turetta venga in aula per rispondere ai giudici. Certo, non oggi, ma quando sarà il momento", ha spiegato l'avvocato Caruso.

Per oggi, sono previsti gli adempimenti relativi alla parte organizzativa: "Ci sarà, non ho dubbi, la costituzione delle parti civili. Non posso anticipare nulla di qualcosa che in realtà è destinato ad essere deciso dalla Corte. Sapete qual è stato il mio tono nel corso di questo anno, immaginatevi se mi metto ad anticipare qualcosa adesso".

"Il processo è sulle responsabilità personali. E' un processo non al femminicidio, ma solo a Filippo Turetta", ha dichiarato il Procuratore veneziano, Bruno Chierchi, che ha preso parte all'apertura della prima udienza in Corte d'Assise contro Filippo Turetta. "Non è uno studio sociologico - ha proseguito - ma un accertamento delle responsabilità". "Il processo - ha concluso - si deve svolgere nelle aule di Tribunale, nel rispetto anche dell'imputato".

Il Presidente della Corte d'Assise, Stefano Manduzio, e i giudici del collegio sono riuniti in camera di consiglio per deliberare in merito alla costituzione delle parti civili nel processo contro Turetta. Oltre a Gino Cecchettin, i fratelli Elena e Davide, la nonna e lo zio, hanno chiesto l'iscrizione le associazioni "Penelope", "Differenza donna", "Punto Ups", "Prevenzione 'Marianna" e "I care you care", il Comune di Vigonovo, dove Giulia viveva, e quello di Fossò, dove si è verificato l'omicidio.

A comporre il collegio giudicante sono sei uomni, incluso il Presidente della Corte d'Assise, e quattro donne, compresa la giudice a latere. L'avvocato di Turetta, Giovanni Caruso, ha chiesto di respingere le richieste di costituzione di parte civile presentate da tutte le associazioni, perché "il processo non può diventare un vessillo di questi soggetti", inoltre non si comprende "la ratio della costituzione dei due Comuni".


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