Libano: nuovo attacco dell'Idf alla base italiana dell'Unifil. Crosetto: "Siamo lì e ci rimaniamo"

Unifil: "I militari italiani non abbandoneranno la base".

(Prima Notizia 24)
Venerdì 11 Ottobre 2024
Roma - 11 ott 2024 (Prima Notizia 24)

Unifil: "I militari italiani non abbandoneranno la base".

L'esercito israeliano ha sparato di nuovo contro un posto di osservazione dell'Unifil nel Libano Meridionale, ferendo due persone. E' quanto fa sapere una fonte dell'Onu, citata da Haaretz.

L'attacco è stato confermato dalle autorità libanesi, secondo quanto riporta il quotidiano L'Orient-Le Jour. Una “ferma condanna” dell'attacco è arrivata dal Ministero libanese degli Esteri.

A essere rimasti feriti, secondo l'emittente tv libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, citata da Haaretz, sono due caschi blu dello Sri Lanka. Di questi, uno sarebbe in gravi condizioni.

L'esercito israeliano, inoltre, ha attaccato di nuovo le basi italiane della missione Unifil: stando a qualificate fonti di sicurezza che stanno seguendo il dossier e sono in stretto contatto con i vertici della missione Onu, le Idf hanno nuovamente preso di mira la base 1-31, già attaccata nei giorni scorsi, e ha abbattuto due muri di demarcazione della base.

"Quello che sta accadendo è inaccettabile. Oggi abbiamo scritto di nuovo al ministro degli Esteri israeliano: aspettiamo che facciano l'inchiesta e, visto che ci sono prove inequivocabili che sono stati i soldati israeliani a sparare contro le basi Unifil, e stamattina c'è stato un altro incidente in una base in cui c'erano una settantina di soldati italiani, ribadisco che è inammissibile". Così, a Torino, il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

"I soldati italiani non si toccano, non sono militanti di Hezbollah", ha detto Tajani, prima di entrare nel Grattacielo della Regione Piemonte, per un incontro con il Governatore, Alberto Cirio, e le associazioni di categoria inerente l'impatto economico derivante dalla frana sul Frejus e dalla chiusura del tunnel del Monte Bianco.

I colpi d'arma da fuoco contro i peacekeepers dell'Onu rappresentano "una violazione del diritto internazionale umanitario". Così il Segretario Generale dell'Onu Antònio Guterres.

Chiederò alla comunità internazionale di cessare l'export di armi verso Israele per "violazione del diritto internazionale" dopo "l'invasione" del Libano. "Il governo spagnolo dallo scorso 7 ottobre non fa esportare qualsiasi tipo di arma o materiale militare in Israele, niente". Così il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in conferenza stampa all'Accademia di Spagna, a Roma, dopo aver incontrato Papa Francesco, con cui ha parlato di questo tema, secondo quanto riporta la Efe.

"I militari italiani non abbandoneranno la base", ha ribadito l'Unifil, dopo il nuovo attacco.

"Non saremo mai noi che ci spostiamo perché qualcuno ci dice, con la forza, di spostarci. Noi siamo lì e ci rimaniamo, con la forza del mandato delle Nazioni Unite". Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando dal Kosovo, dove ha fatto visita ai militari italiani in zona.

"Ieri - ha continuato - ho risposto a Israele che ci diceva spostatevi, che l'Italia non prende ordini da nessuno". "Pretendo rispetto da Israele. Il rispetto dovuto ad una nazione amica impegnata in una missione di pace", ha detto ancora Crosetto. "Non si parla di ritiro delle truppe italiane, parliamo sempre di missione Unifil. Qualunque decisione viene presa dalle Nazioni Unite e penso che la prossima settimana si troveranno per parlare di questa cosa", ha aggiunto il Ministro della Difesa, parlando con i giornalisti.

Il governo britannico di Keir Starmer è "inorridito per le notizie" che arrivano dal Sud del Libano sugli attacchi compiuti da Israele contro l'Unifil. Lo ha dichiarato una portavoce di Downing Street, durante il briefing odierno.


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