Eurostat: in quarto trimestre 2023 3,2 mln di persone hanno trovato lavoro, altrettante lo hanno lasciato
Altre 6,7 milioni sono rimaste disoccupate.
(Prima Notizia 24)
Venerdì 15 Marzo 2024
Roma - 15 mar 2024 (Prima Notizia 24)
Altre 6,7 milioni sono rimaste disoccupate.
A livello europeo, la disoccupazione ha toccato il minimo dall'introduzione dell'Euro, e nel quarto trimestre del 2023, il tasso d'occupazione medio a livello Ue per la fascia 20-64 anni ha registrato un aumento lieve, portandosi al 75,5%, un punto di decimale in più su base trimestrale.

E' quanto si evince dai dati di Eurostat.

In un'altra analisi, però, lo stesso Istituto statistico ha analizzato i flussi che stanno sotto il mercato del lavoro, da cui è emerso che per una persona disoccupata che riesce a trovare un lavoro, un'altra lo lascia.

Nello specifico, nel quarto trimestre dell'anno scorso, 3,2 milioni di disoccupati della fascia 15-74 anni sono riusciti a trovare un lavoro, mentre altrettanti hanno lasciato la loro occupazione e altri 6,7 milioni sono rimasti disoccupati. Inoltre, tra il secondo e il terzo trimestre dell'anno scorso, 2,5 milioni di persone hanno perso il lavoro, mentre altre 4,9 milioni (il 2,4% del totale) lo hanno lasciato.

Intanto, stando ad un'altra analisi dell'Eurostat, il totale dei posti di lavoro "vacanti" risulta in calo del 2,7% nel quarto trimestre, mentre nel terzo trimestre era al 2,9%. Nel quarto trimestre del 2022, il calo era del 3,1%.

A livello Ue, i posti di lavoro vacanti sono passati dal 2,8% del 2022 al 2,6% del terzo trimestre del 2023, per poi toccare, nel quarto trimestre, il 2,5%. A registrare maggiore dinamicità è il settore dei servizi, dove i posti liberi sono il 3% del totale, mentre nel settore dell'industria e delle costruzioni sono al 2,5%.

I livelli più alti sono registrati in Belgio, Olanda, Austria e Germania, dove i posti vacanti sono all'incirca al 4%, mentre quelli più bassi si trovano in Romania, Bulgaria, Polonia e Spagna, in cui il livello è al di sotto dell'1%.

Per quanto riguarda l'Italia, la quota dei posti di lavoro vacanti scende all'1,9% nel quarto trimestre, in calo rispetto al 2,1% del terzo trimestre e del 2,6% dello stesso periodo del 2022. Il dato, però, non può essere messo in confronto con il resto dell'Ue, perchè non tiene conto della Pubblica Amministrazione.

Eurostat misura il tasso di posti di lavoro liberi in percentuale rispetto al totale di posti occupati, sommandoli al numero di posti messi a disposizione dal datore di lavoro. La riduzione di questa quota indica che il mercato del lavoro potrebbe avere altri rallentamenti, e questo elemento potrebbe diventare importante anche in termini di politica monetaria della Bce, dato che, ad oggi, l'istituzione non ha cambiato la sua rotta in merito ai tassi, e non ha cominciato a tagliarli, nonostante la riduzione netta dell'inflazione, sostenendo che la solidità del mercato del lavoro potrebbe favorire il mantenimento della pressione sui prezzi, soprattutto per quanto riguarda il possibile aumento dei salari.

Ma a testimoniare il possibile “affaticamento” del mercato del lavoro europeo è il totale degli occupati riportato da Eurostat: nel quarto trimestre è pari a 199,87 milioni di persone, in lieve rallentamento rispetto ai 198,98 milioni registrati nel terzo trimestre.

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