Eccellenze Italiane, Roberta Migale, il successo della giovane scienziata di Cutro a Londra
A Londra si parla di nuovo di italiani di successo, e le riviste scientifiche più importanti del mondo raccontano oggi del prestigioso premio assegnato ad una ricercatrice calabrese che oggi lavora in uno dei centri di ricerca più esclusivi del Regno Unito.
di Pino Nano
Domenica 04 Febbraio 2024
Roma - 04 feb 2024 (Prima Notizia 24)
A Londra si parla di nuovo di italiani di successo, e le riviste scientifiche più importanti del mondo raccontano oggi del prestigioso premio assegnato ad una ricercatrice calabrese che oggi lavora in uno dei centri di ricerca più esclusivi del Regno Unito.

Lei si chiama Roberta Migale, ha 37 anni, è originaria di Cutro, dove ha frequentato le scuole elementari, poi le medie, e il liceo a Crotone. E’ pazza per i gelati che fanno solo in Italia, e ha una passione insana per i Subsonica, che sono un famoso gruppo musicale rock nato a Torino alla fine degli anni ’90. Laurea in Biologia Molecolare Università di Padova, Master in Biologia Molecolare, poi dopo una breve parentesi all’Istituto Superiore di Sanità a Roma, il Dottorato in Medicina Clinica all’ Imperial College di Londra. Aveva appena 23 anni quando sostenne il suo primo esame di selezione.

Oggi lei diventa il “manifesto” italiano della ricerca scientifica nel Regno Unito per via di un Premio di grande prestigio che le hanno appena assegnato ad Edimburo, il SRF Post-Doctoral Award, per il lavoro di ricerca che porta il suo nome.

Ragazza di una semplicità disarmante, Roberta affida ad un post sul Linkedin il suo commento a caldo per l’esperienza vissuta al Festival of Geonomics & Biodata di Londra: “Ci siamo divertiti tantissimo al Festival della genomica e dei dati biologici questa settimana! Esperienza surreale nel tenere il mio discorso con le cuffie ?+ricevere un premio poster ? +perdersi ripetutamente alla ricerca di un palco (proprio come Glastonbury?) +vedere dal vivo il mitico Louis Theroux. Ma soprattutto conoscere le ultime applicazioni dell'hashtag#omics nella scienza e nella sanità ?”.  

La genialità del suo linguaggio alla fine rispecchia in pieno le doti di questa giovane studiosa italiana che durante gli anni universitari a Padova, perché è lì che si è laureata con il massimo dei voti, andava un paio di volte alla settimana anche a lavorare la sera in pizzeria.

Un numero uno, già da ragazza, quando viveva le sua giornate nella sua casa di Via Boscarello, immersa tra i suoi amici tra Cutro e Crotone.

“Oggi sono una ricercatrice di laboratorio che lavora presso il Robin Lovell-Badge Lab al “Francis Crick Institute” di Londra. Sono interessata a comprendere meglio i meccanismi genetici attraverso i quali il sesso di un individuo viene stabilito e mantenuto per tutta la vita, in particolare nel contesto femminile”.

Roberta Migale oggi è gloria e vanto della ricerca italiana nel Regno Unito, scienziata forse per caso, perché da qualche parte leggo anche che, da ragazza, sognava di fare da grande l’avvocato, forse come suo padre, l’avvocato Giuseppe Migale, patrocinante in Cassazione, figura di spicco del foro crotonese. Alla fine, però ha scelto la voce del cuore, biologica molecolare a Padova, per stare più vicina ai nonni materni, la mamma di Roberta è di Vicenza, mentre ad accontentare il papà ci pensa la sorella Patrizia, oggi avvocato al ministero dell’ambiente alla Garbatella a Roma. Bella famiglia.

“Il mio interesse principale, e soprattutto il mio lavoro di ricerca -spiega Roberta- è oggi principalmente dedicato alla comprensione molecolare di questi aspetti. Il successo della riproduzione è l'evento più importante per la sopravvivenza di qualsiasi specie, e dipende principalmente dal corretto sviluppo e funzionamento delle gonadi. Utilizzo una combinazione di approcci trascrittomici e proteomici per studiare le reti di regolazione genetica che controllano la determinazione del sesso e lo sviluppo delle ovaie”.

Alle spalle, come tutti i ricercatori del mondo, questa giovanissima scienziata calabrese ha solo tantissimo lavoro, anni di sacrifici e di studio, di interminabili indagini di laboratorio, di ricerche sul campo e di letture complicate.

“Ho fatto il mio dottorato di ricerca all'Imperial College di Londra sotto la supervisione di David MacIntyre Phillip Bennet. Ho lavorato su un progetto che mirava a studiare le reti di regolazione genetica associate all'attivazione sia prematura che puntuale delle contrazioni uterine durante il travaglio. La questione centrale ruotava attorno all’identificazione dei fattori scatenanti a livello genetico per l’inizio del travaglio e all’esplorazione della possibilità di ritardare il travaglio manipolando questi percorsi. Negli esseri umani- spiega la studiosa- anche un leggero ritardo nell’inizio del travaglio potrebbe essere cruciale per consentire un corretto sviluppo fetale prima della nascita, rendendo questa un’area critica di ricerca”.

Alla fine, aveva ragione lei e le sue intuizioni diventano protocollo ufficiale.

“I nostri risultati -scrive- hanno rivelato il potenziale di ritardare il travaglio pretermine indotto dall’infiammazione bloccando l’attivazione delle vie JNK”.

Siamo insomma ai massimi livelli della ricerca nel Regno Unito. È qui che lavora Roberta Migale ed è da qui che oggi con il suo Premio racconta il meglio delle tradizioni di Calabria al resto del mondo. Davvero una bellissima storia di successo.


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