Calcio: è morto Aldo Agroppi, colonna di Torino, Perugia e Fiorentina

Aveva 80 anni.

(Prima Notizia 24)
Giovedì 02 Gennaio 2025
Livorno - 02 gen 2025 (Prima Notizia 24)

Aveva 80 anni.

Lutto nel mondo del calcio: è morto a 80 anni, dopo una lunga malattia, l'ex centrocampista e allenatore Aldo Agroppi. Da qualche giorno era ricoverato per una polmonite bilaterale all'ospedale di Piombino, dove è stata allestita la camera ardente.

Lascia sua moglie Nadia e i figli Nilio e Barbara.

Dopo aver esordito nelle giovanili di Piombino, Torino e Genoa, Agroppi ha poi giocato in Serie C con Ternana e Potenza, quindi è tornato al Torino, dove è diventato una bandiera, collezionando 212 presenze in 8 stagioni, oltre a 15 gol e due Coppe Italia, vinte nel 1967-68 e 1970-71.

La sua carriera da calciatore si è conclusa a Perugia, squadra di cui è stato capitano per due stagioni prima del suo ritiro. In Nazionale, ha collezionato cinque presenze.

Terminata la sua carriera da calciatore, inizia quella di allenatore in Serie B, prima con il Pescara, nel 1980-81, poi con il Pisa, che durante la stagione successiva riesce a far approdare in Serie A. Quindi, passa alla panchina del Padova, che lascerà per depressione, poi, nel 1984-85, arriva a sfiorare la Serie A con il Perugia, che in quella stagione ha perso soltanto una partita, ancora oggi un record per la Serie cadetta.

La stagione seguente, arriva la grande chiamata: Agroppi diventa allenatore della Fiorentina, ma la sua gestione della squadra viene duramente contestata dalla tifoseria, che non accetta come gestisce la bandiera Antognoni: questo porta quasi alla rissa il 1 marzo del 1986 fuori dallo Stadio Franchi, ma Agroppi viene soccorso da Daniel Passarella. Quindi, l'ex centrocampista viene squalificato per quattro mesi per omessa denuncia nell'ambito del caso Totonero-bis, per poi chiudere la sua carriera da allenatore sulle panchine di Como, Ascoli e Fiorentina.

Dopo aver lasciato il mondo del calcio, è stato opinionista televisivo, distinguendosi per le sue posizioni anticonformiste e per il suo modo critico di vedere il calcio. 

"Tutta la Fiorentina esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi. Da calciatore aveva vestito la maglia del Torino (due Coppe Italia vinte e più di 200 presenze granata) e da tecnico si era seduto sulla panchina viola tra l'85 e l'86 e il 1993 per oltre 40 gare", ha scritto la Fiorentina su X.

"Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club, profondamente commossi per la triste notizia, sono vicini con affetto alla famiglia Agroppi nel ricordo di Aldo Agroppi, uno dei calciatori più iconici e maggiormente amati dai tifosi nella storia del Toro. Mai banale, dentro e fuori dal campo, debuttò in granata il 15 ottobre 1967 in Torino-Sampdoria.

Come disse lui: "Il giorno più bello e allo stesso tempo più brutto della mia vita perché proprio dopo l'esordio in Serie A quella sera ci fu il tragico incidente con la morte di Gigi Meroni".

Nel Toro dal 1967 al 1975, è uno dei simboli del tremendismo granata. Nel suo palmarès due Coppe Italia e, a livello personale, anche la soddisfazione di 5 presenze in Nazionale. Tra i suoi rimpianti quello di aver lasciato il Toro proprio l'anno prima dello scudetto del 1976. Terminata la carriera di calciatore ha allenato, tra le altre, Pisa, Fiorentina, Como e Ascoli.

Nel mondo del calcio si è distinto anche come apprezzato commentatore sportivo così come si sono rivelati di successo alcuni suoi libri. Alla famiglia, ai suoi affetti più cari e a tutti i parenti il profondo cordoglio e l'abbraccio del mondo granata", ha fatto sapere il Torino, in una nota sul suo sito web.

La FIGC e il presidente Gabriele Gravina si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi. “La scomparsa di Aldo Agroppi rappresenta un grave perdita per il calcio italiano - le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina -. Da calciatore prima e da allenatore poi ha attraversato decenni da protagonista mostrando ottime qualità tecniche e grande personalità. Caratteristiche che ha conservato anche nel suo ruolo di commentatore, sempre vero e mai banale”.

Per commemorare Agroppi, la FIGC ha disposto un minuto di silenzio prima delle gare in programma nel fine settimana, compresi anticipi e posticipi.


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