Azione, Calenda: "Non è cambiato nulla, ma lasciare a metà legislatura è grave"

"Sono deluso. Abbiamo aperto a Mara e Mariastella quando con coraggio si erano dissociate da Berlusconi sulla sfiducia a Draghi. Tuttavia i comportanti sono rimasti gli stessi, un modo di fare politica a cui erano abituate".

(Prima Notizia 24)
Giovedì 19 Settembre 2024
Roma - 19 set 2024 (Prima Notizia 24)

"Sono deluso. Abbiamo aperto a Mara e Mariastella quando con coraggio si erano dissociate da Berlusconi sulla sfiducia a Draghi. Tuttavia i comportanti sono rimasti gli stessi, un modo di fare politica a cui erano abituate".

“Ciò che è grave non è lasciare il partito, perché se uno non ci sta bene non ci deve stare, è farlo a metà della legislatura, perché è una cosa che gli elettori e i cittadini non capiscono”.

Così, ai microfoni del programma di Rai3 "Agorà", il leader di Azione, Carlo Calenda, ha commentato l'addio al partito di Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Enrico Costa e Giusy Versace.

“Non è cambiato niente nel partito”, ha continuato Calenda. “Questa discussione sul campo largo è noiosissima”, ha precisato. Calenda ha poi evidenziato come si sia “cercato di fare dell’etica dei comportamenti uno dei nostri punti di forza”, per questo motivo “sono deluso. Abbiamo aperto a Mara e Mariastella quando con coraggio si erano dissociate da Berlusconi sulla sfiducia a Draghi. Tuttavia i comportanti sono rimasti gli stessi, un modo di fare politica a cui erano abituate”, ha proseguito.

“Quando il Terzo Polo si è rotto la situazione si è fatta più difficile, sono sparite. Poi abbiamo letto sui giornali dei loro contatti con altri partiti e poi io ho detto ‘basta, fate chiarezza’”, ha concluso l'ex Ministro dello Sviluppo Economico.


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