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"La percezione dell'insicurezza è aumentata, nonostante le numerose promesse di rafforzamento della sicurezza cittadina".
"La percezione dell'insicurezza è aumentata, nonostante le numerose promesse di rafforzamento della sicurezza cittadina".
"Ho presentato un’interrogazione nell'ultimo Consiglio Comunale sulla sicurezza nella comunità̀ aretina. Con l'ultima rapina quest'anno siamo già a 21, nel mirino le aziende orafe. Inoltre sono in crescita tutti i reati. La provincia di Arezzo è passata, quanto a criminalità̀, dal 71° al 52° posto in Italia. Dopo quasi un decennio di amministrazione di centrodestra e due anni di governo nazionale di analoga maggioranza, la percezione dell'insicurezza è aumentata, nonostante le numerose promesse di rafforzamento della sicurezza cittadina. Sono consapevole che i dati si riferiscono all’ambito provinciale ma il peso del comune di Arezzo è predominante. E so altrettanto bene che il Comune non è l’unico attore responsabile, poiché la sicurezza richiede la collaborazione di istituzioni a diversi livelli, comprese le forze dell’ordine e gli organi di governo regionale e nazionale. Ma tra queste nostre consapevolezze e il nulla dell’amministrazione comunale di centrodestra, il passo è lungo. Le misure messe in atto fino a oggi si sono dimostrate inefficaci nel contrastare questa ondata criminale tanto che sale alta la richiesta di aiuto degli orafi che per voce della presidente della consulta chiedono di non dovere organizzare, loro stessi, ronde notturne o richiedere l'intervento addirittura dell'esercito".
Così il consigliere comunale aretino del Pd Luciano Ralli.
Secondo quanto emerge dal contenuto dell’interrogazione, i dati forniti dal Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell'Interno evidenziano un aumento preoccupante dei reati: 10.439 nel 2023 contro 9.234 nel 2022, di cui il 40% nel comune di Arezzo. Secondo il recente rapporto sui dati del 2023, Arezzo risulta essere la decima provincia in Italia per numero di omicidi consumati. I tentati omicidi (7), le violenze sessuali, lo sfruttamento della prostituzione e la pedopornografia hanno registrato una crescita rispetto all’anno precedente. I furti sono aumentati a quota 4.000 (50esimi in Italia), mentre le rapine sono arrivate a 74. Tantissime anche le truffe, le frodi e le frodi informatiche: quasi 2mila quelle denunciate nel 2023. Particolarmente preoccupante è l’aumento delle violenze sessuali, che nel 2023 sono state 31, di cui 5 a danno di bambine sotto i 14 anni (ventesimi in Italia). Stesso gradino della classifica anche per lo sfruttamento della prostituzione e della pedopornografia minorile con 9 denunce totali. E poi la violenza: 394 minacce denunciate e 366 lesioni senza contare 84 denunce per spaccio, 77 estorsioni, 17 contraffazioni di marchi e prodotti industriali.
"Chiedo quindi alla giunta quali sono le misure concrete adottate, in collaborazione con le altre istituzioni, per fronteggiare la situazione. Quali iniziative sono state discusse o s'intende discutere presso il tavolo istituzionale della sicurezza per affrontare l’aumento dei furti, delle violenze e degli altri reati sopra menzionati. Se sono previste nuove risorse o interventi mirati per la protezione delle aziende orafe e delle zone particolarmente colpite dai furti. Infine, quali azioni si stanno intraprendendo per sensibilizzare la popolazione e promuovere una maggiore collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per contrastare i fenomeni di criminalità e aumentare la sicurezza urbana”.