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"Se fosse stato presidente, se non gli avessero rubato la vittoria nel 2020, allora forse non ci sarebbe stata la crisi". Da Mosca no alla partecipazione di Roma al processo di pace.
"Se fosse stato presidente, se non gli avessero rubato la vittoria nel 2020, allora forse non ci sarebbe stata la crisi". Da Mosca no alla partecipazione di Roma al processo di pace.
Il Presidente russo, Vladimir Putin, è pronto a trattare direttamente con Donald Trump sull'Ucraina. A dirlo è stato lo stesso Putin, in un'intervista rilasciata al giornalista Pavel Zarubin, citata dalle agenzie russe. Putin ha detto che le relazioni con Trump sono basate da sempre su pragmatismo e fiducia.
"Se fosse stato presidente, se non gli avessero rubato la vittoria nel 2020, allora forse non ci sarebbe stata la crisi che è avvenuta in Ucraina nel 2022", ha aggiunto.
Intanto, il Ministero russo degli Esteri ha gelato l'Italia, affermando che Roma non può partecipare ai negoziati di pace, data la sua posizione anti-russa. Secondo il Ministero, le relazioni tra Roma e Mosca sono al loro punto più basso dalla Seconda Guerra Mondiale, e la responsabilità è italiana. Inoltre, nonostante tutte le dichiarazioni finora pervenute, non ci sono segnali che Kiev e l'Occidente siano pronti a negoziare la pace.
In precedenza, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dall'agenzia di stampa russa Tass, aveva fatto sapere che Putin è "pronto" a discutere con il tycoon statunitense e che Mosca sta "attendendo segnali" da parte di Washington in tal senso. "Putin è pronto, stiamo aspettando segnali, tutti sono pronti, quindi è difficile indovinare le foglie di tè qui. Non appena succederà qualcosa, vi informeremo", ha dichiarato Peskov.
La guerra contro Kiev "non dipende dai prezzi del petrolio", ha proseguito, rispondendo a quanto detto da Trump, secondo cui se i prezzi del petrolio fossero più bassi "la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente".
"Questo conflitto avviene a causa della minaccia alla sicurezza nazionale della Federazione Russa, a causa della minaccia ai russi che vivono nei territori conosciuti, e a causa della riluttanza e del completo rifiuto da parte di americani ed europei di ascoltare le preoccupazioni russe", ha continuato Peskov, ripreso da Interfax.
La reazione di Kiev non si è fatta attendere: nessun negoziato tra Putin e Trump senza la partecipazione della stessa Ucraina e dell'Europa. "Lui", Putin, "vuole negoziare il destino dell'Europa, senza l'Europa. E vuole parlare dell'Ucraina senza l'Ucraina", ha scritto su Telegram il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak. "Questo non accadrà. Putin deve tornare alla realtà, o verrà riportato indietro. Non è così che vanno le cose nel mondo moderno", ha concluso.