Rinnovabili: Sangiuliano tenga duro e non ceda alla lobby rinnovabilista
Legambiente fa pressione sul ministro della cultura per disarmare le soprintendenze. Nelle loro intenzioni pale eoliche di 200 metri in tutto il Belpaese e pannelli fotovoltaici nei campi agricoli
(Prima Notizia 24) | Martedì 05 Marzo 2024
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Martedì 05 Marzo 2024
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05 mar 2024 (Prima Notizia 24)
Legambiente fa pressione sul ministro della cultura per disarmare le soprintendenze. Nelle loro intenzioni pale eoliche di 200 metri in tutto il Belpaese e pannelli fotovoltaici nei campi agricoli
Legambiente attacca il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano? Nulla di nuovo sotto il sole. Ogni Ministro della Cultura degli ultimi vent’anni è stato attaccato dalle lobby delle rinnovabili e, benché non si contino i decreti “semplificazioni” varati dai vari governi per limitare le tutele e depotenziare le Soprintendenze, ancora non basta. Le soprintendenze stanno strette a Legambiente. Per bocca del suo presidente si chiede un ulteriore deregolamentazione sui mega impianti eolici e fotovoltaici. Una narrazione miope della realtà, che piega la complessità del territorio italiano alla visione semplicistica e alle soluzioni elementari dell’estremismo verde e ambientale. Il tutto a discapito del consumo di suolo, della devastazione paesaggistica, dei danni creati all’ambiente e in particolare all’avifauna e, non ultimo, all’agricoltura, dal momento che le multinazionali offrono rendimenti fino a 4 volte superiori ai contadini per ogni ettaro di terreno sottratto alla produzione di cibo e sacrificato alla produzione energetica. Una narrazione che volutamente tace un particolare inquietante, eppure, evidente a tutti: gli impianti di produzione di energia rinnovabili vengono installati quasi esclusivamente nelle aree a scarsa densità antropica, dove più sano e vigoroso è l’ecosistema, riducendo drasticamente la capacità di rigenerazione della biosfera. Proprio quello che non si dovrebbe fare per contrastare i cambiamenti climatici. Innumerevoli i casi in cui per realizzare un impianto eolico si devono abbattere ettari di alberi perfettamente sani mentre, sul versante fotovoltaico, il gigantismo degli impianti voluti dalle multinazionali energetiche sterilizza distese di campi agricoli produttivi. Pertanto, le associazioni firmatarie auspicano che il Ministro della Cultura non si faccia distrarre dalla solita litania rinnovabilista ma tenga duro e non consenta ulteriori deroghe e devastazioni paesaggistiche che renderebbero il Belpaese solo vuota propaganda. Anzi, riconoscendo il ruolo essenziale delle Soprintendenze, ne integri il personale, sottorganico da troppi anni. Italia Nostra, L'Altritalia Ambiente, Altura, Amici della Terra, Centro Parchi Internazionale, Comitato Nazionale del Paesaggio, Emergenza Cultura, GrIG, AssoTuscania, Mountain Wilderness, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli e Rete della Resistenza dei Crinali restano al fianco del Ministro, delle Soprintendenze e di chi difende il patrimonio culturale e le identità territoriali, che non possono essere compromesse da interventi che stanno depauperando il nostro paese in nome di una transizione energetica che vorrebbe una forzata trasformazione in chiave di effimere energie alternative.
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