Meloni: "+1% Pil a portata di mano, fiduciosa che faremo di meglio"

"Sono d'accordo con Orsini, decarbonizzazione al prezzo di deindustrializzazione è débacle, confermo impegno a correggere queste scelte".

(Prima Notizia 24)
Mercoledì 18 Settembre 2024
Roma - 18 set 2024 (Prima Notizia 24)

"Sono d'accordo con Orsini, decarbonizzazione al prezzo di deindustrializzazione è débacle, confermo impegno a correggere queste scelte".

"Sono fiduciosa che si possa fare qualcosa di meglio rispetto alle previsioni della Commissione: continuo a ritenere che il +1% del Pil sia a portata di mano soprattutto dopo i primi due trimestri, ogni trionfalismo sarebbe infantile ma non era scontato dopo anni trascorsi in fondo alle classifiche".

Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, parlando all'Assemblea Nazionale di Confindustria.

"Sono d'accordo con Orsini, lo ringrazio per essere stato molto chiaro su questo, sui risultati disastrosi frutto di un approccio ideologico del green deal europeo: decarbonizzazione al prezzo di deindustrializzazione, ha detto, è una debacle, è così", ha proseguito, confermando "l'impegno per correggere queste scelte".

Per quanto riguarda la manovra, la premier ha fornito una spiegazione al motivo dietro agli aiuti destinati alle famiglie numerose: "Voglio esser abbastanza chiara. Noi vogliamo seguire la stessa impostazione avuta finora, e che mi pare qui condivisa: leggi di bilancio ispirate a buonsenso e serietà, che concentrano le non molte risorse a disposizione nel sostegno alle imprese che assumono e creano posti di lavoro, nel rafforzamento del potere d'acquisto delle famiglie, con particolare attenzione alle famiglie con figli, non per scelta etica ma per necessità economica, e nella difesa della salute dei cittadini".

Rivolgendosi alle imprese, ha detto: "Abbiamo dato chiaro il messaggio che lo Stato non avrebbe disturbato chi voleva fare ma gli avrebbe camminato accanto come un alleato. Abbiamo anche detto dei 'no' quando andavano detti, perché i soldi dei cittadini non si gettano dalla finestra".

Per quanto riguarda la nomina di Fitto all'Ue, infine: "Penso che quello di Raffaele Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione europea sia un risultato che ci deve inorgoglire tutti, da portare a casa con il contributo di tutti, perché non è commissario di governo ma italiano e l'Italia deve fare quel che può per aiutarlo a ricoprire un incarico così importante".


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