Maltempo, Emilia Romagna: esondano il Senio e il Lamone, due dispersi a Bagnacavallo (Ra)

Disposte evacuazioni, scuole chiuse.

(Prima Notizia 24)
Giovedì 19 Settembre 2024
Ravenna - 19 set 2024 (Prima Notizia 24)

Disposte evacuazioni, scuole chiuse.

“Sono attualmente in corso le tracimazioni dei fiumi Lamone (zona Muraglione a Boncellino e zona via Torri a Traversara) e Senio (zona via Salara a Cotignola lato Bagnacavallo). Occorre evacuare urgentemente tutti i piani terra nei pressi di queste due zone”. “Tutti i cittadini devono salire immediatamente ai piani alti e se non è possibile devono evacuare le abitazioni. 800 072525 è il numero unico per le emergenze in Bassa Romagna”, prosegue il messaggio.

E' quanto ha scritto il Comune di Bagnacavallo (Ra), secondo quanto riporta la pagina Facebook ‘Emilia-Romagna Meteo’, per aggiornare sulla violenta alluvione che da ieri sta colpendo varie aree della Regione.

“Il capo della Protezione Civile Ciciliano mi dà notizia che risultano due dispersi a Bagnacavallo per il crollo di un tetto su cui si erano rifugiati. A Bagnacavallo era stato dato l’ordine di evacuazione“. Lo ha reso noto stamani, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami.

"Una cumulata massima d’acqua caduta nelle ultime 48 ore che ha superato, in alcuni casi, i 350 millimetri, con picchi massimi, in Emilia-Romagna, nella zona tra Ravenna e Brisighella. Quattro i bacini interessati, nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, con tracimazioni. Oltre un migliaio le persone evacuate, cui 800 solo nel ravennate. Sono i primi effetti della pesante ondata di maltempo causata dagli effetti del ciclone Boris che, arrivato in Italia, si è abbattuta con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese.

Un dato, su tutti: nel maggio 2023 furono 400-450 i millimetri d’acqua caduta, ma in due alluvioni; ora, in un unico evento, si sono superati, in alcune aree, i 350 millimetri. Oltre 200 gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco. Colonne mobili nazionali del volontariato di Ana (Alpini) e Misericordia e delle Regioni Veneto, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Lombardia sono già operative in Emilia-Romagna con più di 500 volontari. In arrivo anche quelle di Liguria, Lazio, Marche e Umbria.

L’Agenzia regionale ha immediatamente attivato più di 100 volontari", riferisce la Regione Emilia Romagna sul suo sito web.

"Confermata anche per domani, venerdì 20 settembre, l’allerta rossa in Romagna e nel Bolognese per criticità idraulica e idrogeologica dovute alle gravi problematiche già presenti sul territorio, mentre nel Modenese l’allerta è arancione. Previste precipitazioni deboli sull'Appennino orientale.

In considerazione delle elevate precipitazioni cumulate e di quelle previste sulle aree montane centro-orientali, i livelli idrometrici si manterranno sostenuti nei tratti montani dei corsi d'acqua e diffuse le condizioni di criticità idrogeologica. Si prevede un lento esaurimento delle piene in atto nei tratti vallivi dei corsi d'acqua del settore centro-orientale.

L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione della situazione. Sono già state predisposte tutte le azioni di presidio del territorio e allertate le sale operative dell’Agenzia. Si raccomanda di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla seguente piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it", prosegue.

"A Ravenna, desta preoccupazione la situazione del ponte ferroviario del Boncellino, sopra il Lamone. Oltre alle esondazioni dei corsi d’acqua, si sono verificate frane in Appennino, a Riola e a Casola Valsenio e ci sono frazioni isolate. Il Lamone è sormontato a Faenza (Villanova), Traversara e Ponte Castellina.

A Forlì il Montone ha esondato, allagando i quartieri di San Benedetto e Villanova. In Appennino, critica la situazione a Modigliana, dove sono esondati i torrenti Tramazzo e Marzeno. A Rimini, parte della città ha avuto un blackout nella notte; la frazione di Montefiore è isolata. Tutti i fiumi del bacino del Reno, parte destra sono sotto osservazione. Nel bolognese, si sono verificati allagamenti causati da Idice, Quaderna e Sillaro in più punti.

Per quanto riguarda l’Idice, grazie alla “finestra” creata con il cantiere si sta gestendo la piena in modo controllato. Oltre all’Idice, Lamone, Montone, Marzeno, Senio, Sillaro ha superato la soglia 3 il Tiepido, a Fossalta (Mo) in un punto. La rete dell’Emergenza urgenza 118 di Piacenza è stata allertata dalla Regione Emilia-Romagna per la situazione meteo e l’alluvione in corso.

È stato concordato l'invio immediato di due mezzi, uno per ciascuna delle associazioni, nei luoghi dell'alluvione. Il sistema piacentino è in allerta e pronto a inviare, se ce ne sarà necessità, ulteriori risorse a Bologna e in Romagna. Sono inoltre stati predisposti turni per assicurare il cambio dei mezzi e dei volontari già partiti, in base all’evolversi della situazione", conclude la Regione.

La circolazione dei treni tra Forlì e Faenza e tra Ravenna e Castelbolognese è stata sospesa a causa di “condizioni meteo critiche che stanno provocando il rischio di esondazione del fiume Rio Cosina”. Così Trenitalia, in una nota, aggiungendo che “Alta Velocità, Intercity e Regionali possono subire limitazioni di percorso o cancellazioni ed essere instradati sul percorso alternativo”.

“Questa notte abbiamo attraversato momenti difficilissimi. La piena del Marzeno e del Lamone hanno attraversato la città e il grande timore era che nell’incontro con la città, ancora una volta, il Lamone potesse esondare e invadere un terzo della città. Una grande tensione, l’esondazione non c’è stata ma la sofferenza è tantissima”. Lo ha detto stamani, ad Agorà, su Rai3, il Sindaco di Faenza, Massimo Isola.

“Il fiume Marzeno è esondato sulla destra, invadendo il quartiere di via Cimati, creando disagi molto importanti – ha proseguito Isola -. Questi sono stati i due macro-temi della notte drammatica, ma non abbiamo perso tempo. Siamo stati al lavoro h24”.

“Sul versante dei fiumi, in questo momento, la preoccupazione non è tanto sul fatto che il livello superi gli argini ma è sulla tenuta degli argini e in questo momento ci sono forti criticità soprattutto nel Lamone sia lato nord, lato Bagnacavallo, per capirci, sia lato sud, cioè lato Russi-Ravenna e quindi stiamo tenendo monitorati fortemente tutti gli argini per capire se ci possono essere delle criticità”. Lo ha scritto, su Facebook, il Sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, aggiornando sulla situazione relativa al maltempo che sta imperversando sul Ravennate, dal Centro Operativo del Comune.

"Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è al lavoro da ieri in Emilia Romagna e nelle Marche per far fronte ai danni causati dall’intensa ondata di maltempo che sta colpendo le regioni". E' quanto si legge sul sito web del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

"Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati oltre 500 interventi di soccorso in Emilia Romagna. La situazione più critica si registra nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone rimaste bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo, in località Traversara.

A Casola Valsenio ci sono interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito le strade di collegamento. Nella provincia di Forlì-Cesena i soccorritori acquatici del Corpo nazionale hanno operato in via Zignola, a Forlì, per evacuare 14 persone, di cui 7 disabili, in una residenza sanitaria, e un centinaio di animali minacciati dall’acqua.

Sempre a Forlì, nel quartiere di San Benedetto, in via Pelacano e in via Isonzo le squadre stanno hanno prestato assistenza a persone in difficoltà per allagamenti e per il soccorso ad automobilisti rimasti in panne", prosegue il comunicato.

"Nelle Marche i Vigili del fuoco hanno portato a termine da ieri 300 soccorsi per il contrasto ai danni generati dal maltempo. Le squadre hanno operato nella notte ad Ascoli Piceno, nella località di Ponterotto tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, per il soccorso ad automobilisti in difficoltà sulla SP36 invasa da acqua e fango. Diversi soccorsi per allagamenti sono stati portati a termine nelle zone di Cupra Marittima e Grottammare.

Ad Ancona nella tarda serata di ieri sono state evacuate 6 famiglie a Osimo per una frana che minacciava l’abitato in via Montecesa. In provincia di Pesaro Urbino, l’esondazione del torrente Arzilla ha provocato l'interruzione della viabilità sulla SP 144. Il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale è stato potenziato con l’invio di personale esperto nel soccorso acquatico e fluviale dalla Lombardia, dalla Toscana e dalla Campania", concludono i Vigili del Fuoco.

I pompieri sono intervenuti a Castel del Rio (Bo), dove ieri verso le 20 si è verificata una frana che ha minacciato un'abitazione. Sul posto si è recata la squadra di Fontanelice. E' stata disposta l'evacuazione di due famiglie. Sono decine le frane che si sono verificate tra la Provinciale Montanara da Casalfiumanese a Moraduccio, la provinciale Bordona, la via Maddalena, la provinciale Sillaro e la provinciale Sassonero. Sul posto sempre le squadre dei Vigili del Fuoco di Fontanelice.

“Continua il monitoraggio delle strade e non ci sono problemi alla viabilità ordinaria. Via Rovereto, nel tratto interessato dalla fuoriuscita del fosso Sant’Angelo, resta ancora chiusa per consentire la pulizia della sede stradale”. E' quanto fa sapere il Comune di Senigallia (An). “Come da previsione è ripreso a piovere, ma al momento non si rileva alcuna criticità”, prosegue il Comune.

A Pesaro è stata disposta la chiusura della strada del Montefeltro, il tratto che è compreso tra l’interquartieri e la rotatoria con via Gagarin e il parcheggio di via Icaro. La strada è piena di fango a causa delle piogge abbondanti. “La strada del Montelfetro ad ora è chiusa – riferisce il Comune di Pesaro – per permettere al Centro operativo comunale di pulire la carreggiata dal fango e ripristinare la sede stradale”.

“Il compito della prevenzione strutturale e infrastrutturale è di competenza delle Regioni, e in più, da un decennio a questa parte, tutti i presidenti di Regione sono stati nominati commissari dello Stato per la lotta contro il dissesto idrogeologico e per occuparsi anche di contrasto all’erosione costiera, per le regioni bagnate dal mare. Le regioni assumono una funzione importante da protagonisti in materia di prevenzione e gestione del rischio“. Così, in conferenza stampa a Palazzo Chigi stamani, il Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci.

“Il Comune di Ravenna ha emanato un’ordinanza che prevede la totale evacuazione di tutti i residenti del comune di Ravenna che vivono nell’area all’interno del perimetro delineato dalla strada provinciale 24 via Basilica a est, dalla via Reale strada statale 16 a sud, dal confine comunale a ovest e dal canale destra Reno a nord”. Così, su Facebook, il Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.

“La rottura dell’argine del Lamone in sinistra idraulica in località Traversara a Bagnacavallo ha infatti determinato una fortissima situazione di pericolo in tutto il territorio a nord del Lamone sia nel territorio del comune di Bagnacavallo che nel territorio del comune di Ravenna. Chi non ha la possibilità di trovare una collocazione alternativa può recarsi al Pala De Andrè di Ravenna, aperto come punto di accoglienza”, conclude De Pascale.


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