Gaza: tregua finita, oltre 400 morti per attacchi delle Idf

Hamas: "Tra le vittime molte donne e bambini".

(Prima Notizia 24)
Martedì 18 Marzo 2025
Roma - 18 mar 2025 (Prima Notizia 24)

Hamas: "Tra le vittime molte donne e bambini".

E' finita questa notte la tregua tra Israele e Hamas: le Idf hanno condotto un massiccio attacco su Gaza. “Molte donne e bambini tra gli oltre 300 palestinesi uccisi negli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza”, ha detto il Ministero della Salute di Hamas.

Il premier Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa Israel Katz “hanno ordinato alle forze di difesa di agire con la forza contro l’organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza, dopo che Hamas si è ripetutamente rifiutata di rilasciare i nostri ostaggi e ha respinto tutte le proposte ricevute dall’inviato del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e dai mediatori”, fa sapere l'ufficio del premier israeliano, in una nota ripresa dai media.

Secondo quanto riporta l'emittente Kan, l'obiettivo dei raid erano figure di spicco di Hamas. “Netanyahu e il suo governo estremista hanno preso la decisione di annullare l’accordo di cessate il fuoco ed esporre gli ostaggi a Gaza a un destino ignoto”, hanno detto i fondamentalisti che governano la Striscia di Gaza.

Prima degli attacchi, gli israeliani hanno consultato l'amministrazione Trump. A confermarlo è la portavoce della Casa Bianca, Karoline Levitt. “Da ora in poi Israele agirà contro Hamas con una potenza militare sempre maggiore”, ha detto Netanyahu.

Il portavoce dell’ala militare del gruppo palestinese della Jihad islamica, conosciuto come Abu Hamza, è stato ucciso in un raid dell'Idf a Gaza. Lo ha reso noto l'emittente saudita Al-Hadath.

Il Qatar condanna “con la massima fermezza” la ripresa degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. E' quanto riferisce Al Jazeera. Doha ha avvisato che “le crescenti politiche di occupazione finiranno per incendiare la regione e comprometterne la sicurezza”. “Le catastrofiche condizioni umanitarie a Gaza hanno raggiunto livelli senza precedenti nella storia e richiedono un’azione internazionale – ha proseguito Doha – ribadiamo la ferma posizione dello Stato del Qatar sulla giustizia della causa palestinese e sul diritto del popolo a fondare il proprio Stato sui confini del 1967”.

"La politica genocida di Israele iniziata con la cessazione degli aiuti umanitari a Gaza e che ha portato alla fine alla fine del cessate il fuoco e al massacro di civili deve essere fermata". Così il Presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, citato dai media di Ankara.

L'ex ministro della Sicurezza nazionale ed esponente dell’estrema destra, Itamar Ben-Gvir, torna al governo dopo la ripresa della guerra con Hamas. E' quanto fa sapere il giornale Yedioth Ahronoth. Il suo partito, Otzma Yehudit, si era dimesso dal governo dopo l'ok all'accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.

“L’Unione Europea deplora il fatto che le ostilità siano riprese a Gaza sulla base delle informazioni che abbiamo ricevuto, tra cui morti di civili, compresi bambini, causate dagli attacchi aerei israeliani. Vogliamo che Hamas rilasci tutti i suoi ostaggi e chiediamo a Israele di mostrare moderazione e di ristabilire un libero accesso umanitario a Gaza”. E' quanto ha detto il portavoce della Commissione Europea, Anouar El Anouni, durante il briefing odierno con i giornalisti.

”Il valico di frontiera a Rafah è chiuso e la missione Eubam Rafah dell’Unione Europea ha iniziato a mettere in atto procedure di emergenza per gestire la situazione man mano che si sviluppa”, ha proseguito.

Washington ha la “responsabilità diretta” dei “crimini commessi dal regime sionista”. Lo ha detto Esmail Baghaei, portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, citato dall'agenzia di stampa Irna. Per Baghaei “la responsabilità di tutti i governi e delle Nazioni Unite” deve essere quella di “porre fine al genocidio”.

Almeno 404 palestinesi sono morti e altri 563 sono rimasti feriti negli ultimi raid israeliani sulla Striscia di Gaza. E' quanto ha fatto sapere il Ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, secondo quanto riferisce Al Jazeera.

La nuova campagna militare israeliana su Gaza continuerà ad intensificarsi. Lo ha riferito il Ministero degli Esteri israeliano, in una nota. “Da questa mattina Israele sta operando con tutte le sue forze contro l’organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza”, si legge. “Da questo momento in poi Israele agirà contro Hamas con crescente intensità militare”.

Tra i 5 alti funzionari di Hamas rimasti uccisi, c'è anche Issam Al-Dalis, capo del governo a Gaza. Lo ha confermato lo stesso movimento fondamentalista. “Sono stati martirizzati dopo essere stati presi di mira direttamente dagli aerei di occupazione sionisti, insieme alle loro famiglie”, fa sapere l'ufficio stampa del governo a Gaza, citato da Sky News Arabia, “l’uccisione dei leader di governo non ci impedirà di adempiere al nostro dovere nazionale nei confronti del popolo palestinese e di continuare a svolgere il nostro dovere religioso e il nostro ruolo morale e professionale di servirli e sostenere la loro fermezza e resilienza di fronte a questa barbara aggressione”.

Le accuse di Israele di aver preparato i raid perché Hamas stava organizzando un attacco sono “infondate”. Lo fanno sapere gli stessi fondamentalisti, citati da Al Jazeera. “Sono solo fragili pretesti per giustificare il suo ritorno in guerra”, dichiarano. Tel Aviv “sta cercando di fuorviare l’opinione pubblica e di creare false giustificazioni per nascondere la sua precedente decisione di riprendere il genocidio contro civili disarmati", proseguono, aggiungendo che il governo di Netanyahu era “indifferente” ai termini del cessate il fuoco.

Il portavoce di Hamas, Abdul Latif Al-Qanou, ha detto che il movimento fondamentalista è al lavoro con i mediatori per fermare l'aggressione da parte degli israeliani. E' quanto riferisce al -Arabiya. Al-Qanou ha aggiunto che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha revocato l’accordo di cessate il fuoco e ordinato la ripresa della guerra a Gaza per sviare l'attenzione dalla crisi interna al suo governo e imporre nuove condizioni negoziali.

Il Segretario Generale dell'Onu, Antònio Guterres, è “scioccato” per i raid aerei israeliani su Gaza, e chiede che il cessate il fuoco venga rispettato. In una dichiarazione, citata dalla Associated Press, Guterres chiede la ripresa degli aiuti umanitari per la popolazione gazawi e il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, senza condizioni.

Un ostaggio israeliano è stato ucciso nella Striscia di Gaza e altri due sono rimasti feriti nei raid aerei condotti dalle Idf. Lo ha reso noto un funzionario di Hamas, citato dall'agenzia di stampa palestinese Ma’an News Agency.

Il viceministro degli Interni di Gaza e massimo funzionario della sicurezza di Hamas nell’enclave palestinese, Mahmoud Abu Wafah, sarebbe rimasto ucciso in un raid aereo dell'Idf sulla Striscia di Gaza. E' quanto fa sapere la Bbc.

Il governo israeliano è colpevole di “aver scelto di rinunciare alla vita degli ostaggi”. Lo dichiara l’Hostages and Missing Families Forum, in seguito alla ripresa degli attacchi di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza. “La più grande paura delle famiglie, degli ostaggi e dei cittadini israeliani si è realizzata”, recita una nota del Forum, “siamo inorriditi, furiosi e spaventati dall’intenzionale interruzione del processo di ritorno dei nostri cari dalla terribile prigionia di Hamas”.

“Il ritorno ai combattimenti prima del ritorno dell’ultimo ostaggio ci costerà i 59 ostaggi che sono ancora a Gaza e che possono ancora essere salvati e riportati indietro”, prosegue, evidenziando che la dichiarazione secondo cui la ripresa del conflitto ha l'obiettivo di far tornare a casa gli ostaggi è “un completo depistaggio” poiché “la pressione militare mette in pericolo ostaggi e soldati”.

Si pensa che solo 24 dei 59 ostaggi nelle mani di Hamas siano rimasti ancora vivi. “Il cessate il fuoco deve essere ripreso. Molte vite sono in gioco”, conclude la nota, citata dal Times of Israel.

Secondo quanto riferisce Ynet, le Idf hanno deciso per la chiusura del valico di Rafah, tramite cui 50 palestinesi malati o feriti passavano ogni giorno per andare in Egitto come parte dell’accordo di cessate il fuoco. Gli altri valichi principali, inclusi quelli di Erez e Kerem Shalom, sono chiusi da quasi 14 giorni.

Le Idf, inoltre, hanno diramato ordini di evacuazione ai palestinesi che risiedono ai margini della Striscia di Gaza, a seguito dei raid aerei a sorpresa di stanotte contro Hamas. Gli avvisi potrebbero indicarre l'intenzione di allargare l'offensiva. Su X, il portavoce delle Idf in lingua araba, il colonnello Avichay Adraee, ha diffuso una mappa delle “zone di combattimento pericolose” da cui la popolazione gazawi dovrebbe evacuare, che include le città di Beit Hanoun, Khuza’a e i sobborghi di Abasan di Khan Younis.

Gli Houthi yemeniti, appoggiati dall'Iran, hanno rivendicato la responsabilità di un terzo attacco in 48 ore ad un gruppo di portaerei americani. Su Telegram, il gruppo ha dichiarato di aver colpito il gruppo di portaerei USS Harry S. Truman con missili e droni nel Mar Rosso settentrionale.


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