Gaza: le Brigate Al-Qassam annunciano la morte di un ostaggio

Interrotti momentaneamente i voli dall'Aeroporto "Ben Gurion" di Tel Aviv.

(Prima Notizia 24)
Lunedì 21 Ottobre 2024
Roma - 21 ott 2024 (Prima Notizia 24)

Interrotti momentaneamente i voli dall'Aeroporto "Ben Gurion" di Tel Aviv.

Un ostaggio è stato ucciso “in circostanze misteriose” in una zona di combattimento nel Nord della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti delle Brigate Al-Qassam, il braccio armato di Hamas, aggiungendo che sono in corso “indagini” per cercare di capire cosa sia accaduto e di non voler pubblicare il nome della vittima, “per ragioni di sicurezza”.

Intanto, le autorità aeroportuali israeliane hanno fatto sapere che “in coordinamento con le forze di sicurezza” i voli in partenza dall'Aeroporto "Ben Gurion" di Tel Aviv sono momentaneamente sospesi. E' quanto riferiscono i media locali. L'Aeroporto è poi tornato attivo dopo qualche minuto, senza che fossero date spiegazioni all'interruzione.

"Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto S.A. l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani a Villa Doria Pamphilj, nel quadro della Visita di Stato che l’Emiro sta compiendo in Italia. Le discussioni hanno focalizzato l’attenzione sulla situazione in Medio Oriente, dove il Presidente del Consiglio ha condiviso con l’ospite gli esiti delle sue recenti missioni in Giordania e Libano, confermando il sostegno italiano alla mediazione condotta dal Qatar, insieme a Egitto e Stati Uniti, per un accordo a Gaza.

I due leader hanno affrontato anche il tema della situazione umanitaria nella Striscia e della grave crisi degli sfollati in Libano. Il colloquio ha poi permesso di ribadire il comune fermo sostegno a Unifil e la necessità di garantire in ogni momento la sicurezza del suo personale, lavorando per una piena applicazione della risoluzione 1701 anche attraverso il necessario sostegno internazionale alle forze armate libanesi.

In merito alle relazioni bilaterali, il Presidente Meloni e l’Emiro hanno riaffermato la reciproca volontà di rafforzare la collaborazione tra Roma e Doha, anche con riferimento al continente africano nella cornice del Piano Mattei per l’Africa. Tale volontà è stata recepita in una dichiarazione congiunta adottata al termine dell’incontro, alla quale si è aggiunta la firma di diverse intese in numerosi settori di reciproco interesse". Lo rende noto Palazzo Chigi.

Intanto, sono arrivate le scuse dell'esercito israeliano per la morte di tre soldati libanesi, avvenuta in un raid nel Sud del Libano. Le Idf hanno spiegato di aver attaccato domenica un camion che si trovava nell'area dove, in precedenza, era stato attaccato un altro camion di Hezbollah, che portava armi. I soldati israeliani non sapevano che il secondo camion era dell'esercito libanese. Tel Aviv, spiegano le Idf, “non sta operando contro l’esercito libanese e si scusa per queste circostanze indesiderate”.

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, è in partenza per un altro viaggio in Medio Oriente, l'11esimo dall'inizio della guerra a Gaza. La visita arriva mentre Tel Aviv sta aumentando gli attacchi contro Hezbollah, in Libano. Secondo quanto fa sapere il Dipartimento di Stato Usa, Blinken sarà in Medio Oriente per una settimana, e farà tappa in Israele e in alcuni Paesi arabi.

La scorsa settimana, Tel Aviv ha consegnato a Washington un documento contenente le sue condizioni per raggiungere una soluzione diplomatica per mettere fine alla guerra in Libano e permettere a tutti i civili sfollati, di entrambe le parti, di rientrare nelle loro abitazioni. E' quanto hanno fatto sapere ad Axios due funzionari americani e due israeliani.

Il documento è stato consegnato alla Casa Bianca dall'ufficio del premier israeliano prima della visita a Beirut dell'inviato del presidente Biden, Amos Hochstein, lunedì, per parlare di una possibile soluzione diplomatica alla guerra, hanno detto i funzionari di Tel Aviv. I funzionari israeliani e americani hanno anche detto che il Ministro israeliano degli Affari Strategici, Ron Dermer, confidente del premier Benjamin Netanyahu, ha inviato il documento a Hochstein giovedì.

Questo documento, hanno aggiunto i funzionari israeliani, è nato dalle discussioni tra Dermer, il ministero della Difesa israeliano e le Forze di difesa israeliane, in merito ai principi che Israele chiede che facciano parte di ogni soluzione diplomatica per mettere fine al conflitto con Hezbollah.

Una delle richieste è che le Idf abbiano la possibilità di impegnarsi in “esercitazioni attive” per avere la sicurezza che Hezbollah non si riarmi e non ricostituisca la sua infrastruttura militare nel Sud del Libano, vicino al confine, ha detto un funzionario di Tel Aviv, aggiungendo che Tel Aviv vuole anche che la sua Aeronautica Militare sia libera di operare nello spazio aereo libanese.

Le richieste di Tel Aviv sono in contraddizione con quanto prescrive la Risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, secondo cui le Forze armate libanesi (Laf) e la Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) prevedono il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.

Le Idf hanno attaccato una filiale di Al-Qard Al-Hassan, un istituto finanziario gestito da Hezbollah. Lo rende noto il canale libanese Al Mayadeen. Stando ad Al-Jazeera, inoltre, Tel Aviv ha attaccato anche i villaggi di Nabatieh, Kafra e Yater nel sud del Libano. Ieri, le Idf avevano annunciato che avrebbero colpito le strutture economiche di Hezbollah, ordinando alla popolazione di restare lontano dalle filiali di Al-Qard Al-Hassan.

Creato nel 1983 come organizzazione di beneficenza per offrire microcrediti sociali agli sciiti di Beirut, l'istituto si è ingrandito negli anni, arrivando a contare filiali anche nell’area di Dahiyeh, nel sud di Beirut.

Altri attacchi israeliani sono stati segnalati a Dahiyeh e nella valle della Beqaa, oltre che in altre zone del Sud, tutte roccaforti di Hezbollah: alcuni video e immagini mostrano edifici in fiamme e danni gravi.

Le sirene d'allarme per i lanciarazzi sono tornate a suonare vicino al confine tra Libano e Israele: l'allarme è stato sentito a Malkieh, Avivim e Yaron, tre villaggi della Galilea Orientale vicini allla frontiera settentrionale. Le autorità non hanno rilasciato commenti in merito a possibili danni o vittime, così come non sono arrivate rivendicazioni immediate da parte di gruppi terroristici.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Notizia 24

Gaza
Hamas
Israele
Libano
ostaggio
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU