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A Barcellona è allerta rossa.
A Barcellona è allerta rossa.
"Non è stata ritrovata nessuna vittima dopo aver ispezionato 50 veicoli ritrovati nel parcheggio del centro commerciale Bonaire", ad Aldaia, comune nei pressi di Valencia devastato dall'alluvione dei giorni scorsi.
A garantirlo è il portavoce della polizia nazionale, Ricardo Gutierrez, parlando con i cronisti per dare un aggiornamento sui lavori delle squadre di emergenza dei Vigili del Fuoco e dai militari dell'unità di emergenza dell'esercito (Ume) fatti da venerdì per lo svuotamento della superficie interrata del parking del centro commerciale. Per questo sono stati usati 4 droni, kayak e sommozzatori.
Il timore era che il parking, che conta 1.800 posti auto al coperto, per arrivare a 5.700 con quelli all'aperto, potesse essersi trasformato in un enorme cimitero di fango e acqua per le persone che erano nel centro commerciale, pubblicizzato come "il più grande d'Europa". Le ispezioni effettuate dai sub stamattina, dopo che la superficie interrata è stata svuotata dall'Ume con l'ausilio di idrovore, hanno fortunatamente smentito questo timore.
Come ha detto il Sindaco di Aldaia, Guillermo Luna, il parking poteva trovarsi a "un livello minimo di occupazione" quando martedì l'alluvione ha devastato la zona.
Intanto, la Protezione Civile ha diramato un'allerta rossa con messaggi es-Alert per piogge torrenziali, dato l'impatto di una nuova Dana che si sposta al nord del versante del Levante di Spagna. Dalle prime ore di stamani, le piogge torrenziali hanno colpito la provincia di Castellon, la Catalogna e la provincia di Barcellona. Il gestore delle infrastrutture ferroviarie Renfe ha interrotto i collegamenti ferroviari a livello regionale, e almeno 17 voli sono stati dirottati dall'aeroporto di El Prat di Barcellona, che in parte è sommerso dall'acqua.
Dopo la protesta rabbiosa di ieri a Paiporta, che ha portato il Re Felipe VI, la Regina Leticia e il governatore di Valencia, Carlos Mazon, a interrompere la loro visita nelle zone più colpite, il monarca ha deciso di cambiare il suo programma nell'agenda ufficiale, presiedendo la riunione del centro di comando dell'Unità militare dell'esercito (Ume) a Torrejon de Ardoz (Madrid). E' quanto ha fatto sapere la Casa Reale in una nota.
Nonostante la comitiva ufficiale sia stata oggetto di lanci di fango e oggetti, il Re ha sentito le urla di aiuto della popolazione a Paiporta: "Felipe non ci abbandonare". E ha assicurato che "lo Stato in tutta la sua interezza è e sarà presente" nelle zone colpite dalla catastrofe per fronteggiare l'emergenza.
Secondo quanto riferiscono fonti di governo, citate da El Paìs e altri media iberici, imonarchi hanno deciso di visitare Paiporta e Chiva, le due località più devastate dall'alluvione, di loro iniziativa per portare la loro solidarietà alle famiglie, nonostante la visita fosse sconsigliata per ragioni di sicurezza.