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A Valencia recuperati 8 cadaveri in un garage.
A Valencia recuperati 8 cadaveri in un garage.
E' salito ancora il bilancio delle vittime dell'alluvione che ha colpito le Comunità autonome spagnole di Valencia e Castilla-La Mancha: attualmente, i morti accertati sono 105, tra cui anche bambini e neonati, ma il bilancio è ancora da considerarsi provvisorio, perché ci sono molti dispersi, un numero che il governo spagnolo non può ancora quantificare.
In un garage del quartiere La Torre, a Valencia, 8 persone sono state trovate morte. A dare conferma del ritrovamento, la sindaca del comune, María José Catalá, citata dal quotidiano spagnolo El Paìs.
Nel frattempo, il premier Pedro Sànchez, sta visitando le zone più devastate dall'alluvione: “In primo luogo vorrei dire ai cittadini che vivono nelle province di Valencia e Castellon di rimanere a casa perché la Dana continua. Non uscite e rispondete alle chiamate dei servizi d’emergenza. In questo momento la cosa più importante è salvaguardare il maggior numero di vite possibile”, ha dichiarato, al suo arrivo al Centro di coordinamento operativo integrato (Cecopi) della regione di Valencia, dove si coordina la gestione dell'emergenza per le aree colpite dalla Dana.
E' allarme anche per i saccheggi avvenuti in diverse zone colpite dall'alluvione.
Secondo quanto riporta La Vanguardia, il premier spagnolo, Pedro Sànchez, è a Valencia, e sta incontrando il Governatore della Regione, Carlos Mazón.
Quest'ultimo, ha difeso la gestione della crisi dalle polemiche dovute al ritardo nel lanciare l'allerta alla popolazione, garantendo che “tutti i nostri supervisori hanno seguito il protocollo standard”.
Secondo quanto rende noto l'Aemet (Agenzia Meteorologica Spagnola, ndr), le piogge continuano a cadere sulla Spagna, anche se l'intensità si è attenuata: al momento, la provincia di Tarragona, in Catalogna, e quella di Castillòn, nella Comunità Valenciana, sono in allerta arancione. In più, si prevedono piogge anche in Andalusia e nell'Estremadura, dove alcune province sono in stato d'allerta giallo.
“La mia sensazione è chiara, come pilota spagnolo mi piacerebbe fare un Gran Premio in Spagna, e ancor di più in uno dei circuiti che mi piacciono di più e dove c’è sempre una bella atmosfera, ma la situazione è quella che è e prima di tutto dobbiamo aiutare tutte le persone che sono rimaste senza casa, che in questo momento non hanno tetto, cibo, tutto il resto”. E' quanto ha detto il pilota spagnolo di MotoGp, Marc Marquez, al quotidiano sportivo AS e Relevo.com, commentando il possibile annullamento del Gp di Valencia, ultima gara di questa stagione.
“Le immagini sono terrificanti; siamo lontani, ma lo abbiamo seguito da vicino e fa molto male vedere le persone in quelle condizioni, e come ‘Dana’ ha colpito Valencia. È completamente privo di senso, per me sarebbe un errore parlarne, quando ci sono persone senza casa, abbiamo perso molti spagnoli, abbiamo perso vite umane Tutte le risorse di cui disponiamo nel nostro Paese devono essere destinate a queste persone. Gli eventi sportivi, gli eventi extra sportivi, restano completamente in secondo piano. Le risorse dovrebbero essere assegnate lì”, ha proseguito.
Ritornando sul Gp spagnolo, Marquez ha detto: “Non dico che Valencia vada cancellata, dico che bisognerebbe valutare tutto quello che succede, cosa c’è, quali danni ci sono, quali pro e contro ci sarebbero, ma che ci dovrebbe essere un’altra gara sì o no. Sì. Quest’anno ne sono già state cancellate due, non avrebbe senso terminare il campionato qui, dicendo ‘il campionato finisce qui’. Ci dovrebbe essere un’altra gara da qualche parte”.
“Annullamento dell’ultima gara? Potrebbe non essere giusto ma non sono io che decido. Aspettiamo, quello che decideranno andrà bene”, è la posizione del pilota della Ducati, Pecco Bagnaia. “La gara è un momento di festa e correre tra due settimane a Valencia non è giusto. Ma non sono io che decido, Dorna prenderà la decisione corretta”, ha continuato, parlando alla vigila del Gp della Malesia.