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Sanremo (IM). L’Altritalia Ambiente Sezione PAT, insieme ad altre 4 associazioni, Anpi, Assonanze, Famija Sanremasca e Italia Nostra Ponente Ligure, ha presentato un’istanza urgente al sindaco Alberto Biancheri, chiedendogli di rimandare l’inizio dei lavori, già appaltati, di rifacimento della pineta ai Giardini Regina Elena e in zona santuario della Madonna della Costa.
Tale pineta è considerata dagli ambientalisti «un’icona del paesaggio mediterraneo, famosa e riconoscibile a colpo d’occhio» come quelle di Bordighera e del Principato di Monaco. Ma anche un’area «vincolata dal 1959» e «memoria del lavoro del padre di Italo Calvino e di Libereso Guglielmi, suo giardiniere». Destinatario dell’istanza anche Danilo Burastero capo dell’ufficio giardini.
Il documento è stato inviato per conoscenza anche alla Regione Liguria, alla Soprintendenza, al Ministero dell’agricoltura ed ai carabinieri forestali. Il fine dell’istanza sarebbe di convincere l’amministrazione a «valutare l’eventualità di apportare modifiche alla modalità di scavo per le opere previste» così da «evitare di compromettere gli apparati radicali delle piante coinvolte ed il loro conseguente ed evitabile abbattimento».
Da tener presente che tale intervento sarebbe finalizzato, così come previsto dalla delibera della giunta risalente all’estate scorsa che ha corretto il tiro, è di restaurare e mantenere inalterate le caratteristiche «storiche, tipologiche e identitarie» del promontorio sovrastante Sanremo. Il progetto iniziale, a firma dell’architetto Giorgio De Ferrari, prevedeva invece di sostituire 23 pini con alberi di minori dimensioni.
Le associazioni scriventi però chiedono a gran voce di interpellare il tecnico arboricoltore Daniele Zanzi, «esperto a livello internazionale con documentata attività nella salvaguardia dei grandi alberi», invitato appositamente in città nel maggio 2022 «a verificare la possibilità di mantenimento dei numerosi esemplari oggetto di abbattimento come da progetto esecutivo».
L’amministrazione comunale ha recentemente affidato le verifiche preventive e quelle durante i lavori “sottochioma” per 16 pini all’agronomo Roberto Garzoglio, che ha previsto solo valutazione VTA (Visual Tree Assessment), quella del rischio arboreo, considerando anche parametri quali il valore ornamentale, e l'assistenza agli scavi potenzialmente impattanti. Un incarico assegnato d’urgenza dal momento che l’appalto dal valore di 560 mila euro, rientrante nel piano regionale Pinqua, finanziato con i soldi del Pnrr in quale prevede scadenze precise, è già stato assegnato alla ditta genovese Tecnoconsul. Benché la consegna alla ditta sia formalmente avvenuta fatta eccezione per un divieto di sosta, non vi è traccia del cantiere.