Roma, rifiuti, Lega: "Sul recupero dell'evasione della Tari mancano più di 200 milioni"

"Dimenticati i disagi degli utenti, vittime dell'ondata di cartelle pazze che chiedevano risposte e chiarimenti".

(Prima Notizia 24)
Venerdì 31 Gennaio 2025
Roma - 31 gen 2025 (Prima Notizia 24)

"Dimenticati i disagi degli utenti, vittime dell'ondata di cartelle pazze che chiedevano risposte e chiarimenti".

La relazione dell'Assessore al Bilancio di Roma Capitale, Silvia Scozzese, alle commissioni congiunte Ambiente e Bilancio "è stata solo una passerella senza dati reali relativi al totale e senza indicazioni chiare degli obiettivi. L'assessore capitolino al bilancio sbandiera risultati positivi citando solo dati assoluti sul recupero della Tari, ma il gap sui mancati introiti è enorme: mancano oltre 200 milioni di euro".

Così, in una nota, i consiglieri capitolini della Lega, Fabrizio Santori e Maurizio Politi, a margine della commissione congiunta Bilancio e Ambiente relativa alla Tari, convocata su loro richiesta.

"Ci risulta che il totale calcolato per le utenze domestiche Tari, considerando un costo medio annuo di 349 euro per 1.241.000 utenti, è di 433.109.000 euro - proseguono - cui si sommano le utenze non domestiche da noi stimate, oltre un milione, con una tariffa media di 441 euro a utenza: dunque 441 milioni, per un totale di 874.109.000, calcolato al ribasso rispetto a un totale forse sconosciuto anche a Roma Capitale. Di fronte a quanto Roma dovrebbe incassare, il recupero sbandierato dal Pd (640 milioni di euro in un anno) è ancora lontano dall'evidente danno erariale subito in questi anni.

La giunta Gualtieri continua a non rispondere su quanto incassa all'anno, né dice a quanto ammonta l'evasione: depositeremo un accesso agli atti dettagliato per fare chiarezza su tutta la vicenda".

"Dimenticati i disagi degli utenti - aggiungono Santori e Politi - vittime dell'ondata di cartelle pazze che chiedevano risposte e chiarimenti, ma inascoltati da mesi nonostante in molti perfettamente in regola e dunque vittime di errori o del mancato allineamento delle banche dati tra Ama e Campidoglio.

Una seria attività per migliorare i servizi informatici avrebbe potuto evitare un lavoro enorme e lo spreco di tempo e di denaro comunicato come una vittoria. Basta pescare nelle tasche dei romani oppressi da invii massivi, tempistiche non rispettate, errori di molteplice natura mentre la città resta sporca, e il livello minimo di decoro è ancora un obiettivo lontano e inaccettabile per chi paga uno dei balzelli più alti della Penisola".


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