Giulia Cecchettin, il padre Gino: "La memoria di mia figlia è stata umiliata"

"Il diritto alla difesa per l'imputato è inviolabile, ma travalicare il limite del buon senso rischia di aumentare il dolore dei familiari della vittima e di suscitare indignazione in chi assiste".

(Prima Notizia 24)
Mercoledì 27 Novembre 2024
Venezia - 27 nov 2024 (Prima Notizia 24)

"Il diritto alla difesa per l'imputato è inviolabile, ma travalicare il limite del buon senso rischia di aumentare il dolore dei familiari della vittima e di suscitare indignazione in chi assiste".

“Io ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata”. Così, sui suoi profili social, Gino Cecchettin, il papà di Giulia, ha commentato l'udienza di ieri, in cui sono intervenuti gli avvocati difensori di Filippo Turetta, reo confesso per l'omicidio.

“La difesa di un imputato – ha aggiunto – è un diritto inviolabile, garantito dalla legge in ogni stato e grado del procedimento. Tuttavia, credo che nell’esercitare questo diritto sia importante mantenersi entro un limite che, pur non essendo formalmente codificato, è dettato dal buon senso e dal rispetto umano. Travalicare questo limite rischia di aumentare il dolore dei familiari della vittima e di suscitare indignazione in chi assiste”.


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